«Mentalità, resilienza e spirito di squadra: saranno le nostre parole d'ordine»


Mauro Lustrinelli, tecnico del neopromosso Thun, ha le idee chiare: «Ragioniamo sul percorso, non sul singolo traguardo. Vogliamo tornare a essere una realtà del calcio svizzero»
L'esordio in Super sarà a Cornaredo contro i bianconeri di Croci-Torti: «Adesso il Lugano ha un altro pedigree e tipo di budget. Li ho seguiti tanto anche in Europa dove hanno fatto un cammino fantastico. Li vedo appena dietro a YB e Basilea».
Mauro Lustrinelli, tecnico del neopromosso Thun, ha le idee chiare: «Ragioniamo sul percorso, non sul singolo traguardo. Vogliamo tornare a essere una realtà del calcio svizzero»
L'esordio in Super sarà a Cornaredo contro i bianconeri di Croci-Torti: «Adesso il Lugano ha un altro pedigree e tipo di budget. Li ho seguiti tanto anche in Europa dove hanno fatto un cammino fantastico. Li vedo appena dietro a YB e Basilea».
THUN - «Sono qui per ricostruire e portare idee: puntiamo alla promozione in tre anni». Erano state queste le parole “profetiche” di Mauro Lustrinelli, che nel luglio 2022 ci parlava con entusiasmo del suo ritorno sulla panchina dei bernesi. L’ex attaccante era reduce dall'esperienza molto positiva al timone della Svizzera U21, condotta due volte di fila alla fase finale dell’Europeo. La sua partenza dall’ASF, dopo un traguardo storico con la Nazionale del futuro, era stata una scelta coraggiosa. Una questione di cuore per aiutare il suo Thun a ritrovare una certa filosofia - di gioco e strutturale - e la massima serie.
«Non potete immaginare quanto ne sia orgoglioso, è stato un processo lungo, bello e ben pianificato - interviene il 49enne tecnico ticinese - Abbiamo lavorato sulla struttura del club per porre delle basi solide e ora stiamo bene, coi piedi in Super League».
Lustrinelli ha voluto riportare a Thun una certa mentalità.
«È un lavoro quotidiano che abbiamo affrontato con dedizione. Spesso ci dimentichiamo di essere dei privilegiati, perché facciamo quello che ci piace. Questo deve indurre tutti a dare sempre il 100%. Ora stiamo insistendo sul fattore “resilienza”: le parole d’ordine per questo nuovo capitolo in Super saranno anche mentalità e spirito di squadra. Però ci vuole tempo, la strada è ancora lunga».
In questi anni ti sei specializzato nel costruire, lasciando - dove sei passato - delle belle eredità. Dalla Stockhorn Arena, visto il rinnovo fino al 2028, non hai però nessuna intenzione di andartene.
«No no, sto qui… (ride, ndr). È vero che in Nazionale avevamo raggiunto traguardi importanti dopo molti anni. Ora mi sono appassionato al progetto-Thun e quando inizi a raccoglierne i frutti è motivo di grande orgoglio. È bello quando ti accorgi che hai portato realmente qualcosa. Se in futuro le nostre strade si dovessero separare, saprò di aver lasciato comunque delle buone basi. O almeno è quello che spero. È la mia missione. Aiutare società e giocatori a raggiungere i loro obiettivi».
E a proposito di obiettivi, per il campionato alle porte si può parlare di salvezza?
«Su questo aspetto ho una visione un po’ differente. Non vogliamo ragionare su traguardi annui, ma più a lungo termine. Vogliamo tornare a essere una realtà del calcio svizzero, salendo di livello un passo alla volta, fino a raggiungere anche l’Europa come eravamo riusciti a fare una ventina di anni fa. Più che la salvezza 2025/26, ragioniamo sul percorso all’orizzonte. Poi è chiaro che il primo step sarebbe quello di mantenere il posto in Super, ma non ci piace porre questi obiettivi precisi. Sarebbe riduttivo. Poi certo, sappiamo benissimo che sarà un campionato imprevedibile e difficile. Siamo davvero curiosi e impazienti di vedere come riusciremo ad affrontarlo».
Il primo avversario sarà il Lugano, con l’esordio fissato il 27 luglio a Cornaredo. Come vedi i bianconeri, al di là del vostro recente successo nel test di Balerna (4-2)?
«Adesso il Lugano ha un altro pedigree e tipo di budget. Li ho seguiti tanto perché hanno giocato in Europa a Thun facendo un cammino fantastico. Ora anche per loro è arrivato il momento di rinfrescare un po’ la rosa. Se ho letto bene stanno cercando di rinforzarsi. Chiaramente hanno uno status diverso dal nostro, perché negli ultimi anni sono arrivati regolarmente nei posti di vertice, facendo benissimo anche in Coppa. Chapeau. Come potenziale li vedo appena dietro a YB e Basilea. Insieme al Servette possono sempre ambire al colpaccio. L’esordio? Giocheremo alle 16 in piena estate a Cornaredo… sperando che non ci sia un’afa terribile. In queste settimane aspettiamo qualche altro rinforzo, ma ci faremo trovare pronti».



