C'è la Lituania: Svizzera, servono pazienza e personalità


Rinvigorita da Ivanauskas, la Lituania potrebbe creare problemi alla Nazionale
Sul sintetico di Vilnius la Svizzera non può sbagliare.
Rinvigorita da Ivanauskas, la Lituania potrebbe creare problemi alla Nazionale
Sul sintetico di Vilnius la Svizzera non può sbagliare.
VILNIUS - Senza Akanji, Mbabu e Zakaria e soprattutto senza paura. Così si presenterà in campo a Vilnius, questa sera (ore 20.45), la Svizzera, decisa (o forse è meglio dire costretta) a chiedere strada ai lituani per rinverdire il suo sogno Mondiale. Guardando la classifica, dando peso ai numeri, il test di Vilnius non sembra uno di quelli che tolgono il sonno: superare un rivale fin qui capace di accumulare appena tre punti in sei partite è infatti il minimo sindacale per proseguire la propria corsa verso Qatar 2022. Le buone notizie (per i rossocrociati) sulla selezione guidata da Valdas Ivanauskas si fermano in ogni caso proprio ai dati. Le “sensazioni” dicono invece altro. A cominciare proprio da Ivanauskas, riuscito a portare un po’ di buonumore dopo il grigiume, di prestazioni e quindi di risultati, vissuto con il silurato Vardas Urbonas. Arrivato a inizio agosto, il nuovo selezionatore ha ridisegnato la squadra partendo dalla certezza della difesa a quattro, inserito giovani e soprattutto “distribuito” coraggio. Quello che, lo scorso sabato, ha prodotto lo sprint vincente contro la Bulgaria.
Dire, premesso ciò, che la Svizzera rischia grosso è forse troppo; sul sintetico di Vilnius Shaqiri e soci avranno in ogni caso poco da scherzare. Come vincere? Facendo valere il loro maggior tasso tecnico e un’esperienza internazionale neppure paragonabile. Giocando in velocità per mettere a nudo i difetti della coppia di centrali Satkus-Klimavicius, giganti ma non rapidissimi. Prestando grande attenzione ai contropiedi che, usando come boa la punta Laukzemis, i baltici proveranno a sviluppare sull’asse Novikovas-Cernych. Proprio il 30enne attaccante dello Jagiellonia, reduce dalla doppietta alla Bulgaria, è l’uomo da controllare con maggior attenzione, quello da disinnescare per primo.
La Nazionale dovrà giocare come già fatto contro l’Irlanda del Nord, mostrando pazienza e personalità. Dovrà attaccare con ordine convincendosi che, costruendo con continuità senza concedere spazi ai padroni di casa, un gol riuscirà a farlo. Alla fine, d’altronde, conta solo quello. Contano i tre punti, con i quali affiancare l’Italia prima dello scontro diretto del 12 novembre. Arrivare a quella partita - che potrebbe essere disputata a Milano o Bergamo, visto che il terreno dell’Olimpico di Roma potrebbe essere “segnato” dai ravvicinati impegni di Lazio, Roma e Italia del rugby - “dietro” in classifica, metterebbe la Nati con le spalle al muro.