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SCI ALPINO

Regna ancora l'incertezza: «Non so quando potrò tornare a sciare»

Federica Brignone ha lanciato un nuovo allarme riguardante il suo ritorno alle competizioni. «Ho avuto paura di non farcela»
Imago, archivio
Regna ancora l'incertezza: «Non so quando potrò tornare a sciare»
Federica Brignone ha lanciato un nuovo allarme riguardante il suo ritorno alle competizioni. «Ho avuto paura di non farcela»
La campionessa italiana aveva rimediato un grave infortunio al ginocchio sinistro lo scorso mese di aprile ed era finita due volte sotto i ferri.
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TORINO - Quando tornerà Federica Brignone alle competizioni? La sciatrice italiana - vincitrice di numerosi trofei nella sua carriera, fra i quali due CdM e due medaglie d'oro ai Mondiali - è infatti ancora ferma ai box.

La 35enne si era infortunata gravemente al ginocchio sinistro in occasione della seconda manche del Gigante - valida per i Campionati italiani di sci alpino - rimediando lo scorso mese di aprile la frattura scomposta e pluriframmentaria del piatto tibiale e della testa del perone, oltre che la rottura del legamento crociato anteriore. «Non ho vissuto una vera estate», sono state le sue parole riportate dal "Corriere della Sera". «Niente mare, surf e divertimenti, dato che ho trascorso il mio tempo al J-Medical della Jventus, con il solo scopo di stare meglio. Ho preso un appartamento a Torino e solo da agosto, dopo la seconda operazione, ho fatto avanti e indietro da La Salle. Avevo bisogno di tornare e di rivedere le montagne della Valle d’Aosta. Tutto ciò è servito a riprendere una vita semi-normale. Ho puntato a guarire e basta, tornavo a casa e facevo gli esercizi che mi mancavano. La fretta in questi casi non esiste, ma cercavo di mettermela e a partire dal secondo intervento sono migliorata molto, ma fino ai quattro mesi non avevo tempo nemmeno per leggere».

Il rientro della Brignone è dunque incerto e l'azzurra non sa ancora se potrà prendere parte alle Olimpiadi casalinghe di Milano e Cortina, in programma dal 6 al 22 febbraio 2026. «Di incidenti seri ne ho avuti e il piatto tibiale me l’ero già rotto, anche se non in questo modo. Questo infortunio è ben altra cosa, tuttavia non mi cambia le prospettive. Quando ho capito che serviva il secondo intervento non camminavo bene, non salivo le scale e il ginocchio era gonfio. Mi sono detta: ancora così dopo quattro mesi? D’altra parte non sono mancate fasi opposte: spesso mi sono sentita forte, reattiva, positiva. Insomma, una combattente come sono io. In ogni caso le tempistiche di recupero andrebbero oltre i Giochi Olimpici del 2026 e la prossima stagione, anche perché c’è chi ha impiegato due anni per tornare da un infortunio del genere. Quindi dovrò provare a fregare il tempo, ragionando giorno dopo giorno. Quando tornerò a sciare e a gareggiare? Non so quando potrò, l’aspetto più urgente è rieducare il fisico, dovrò ricostruire la muscolatura e su questo fronte lavoro come una bestia: il mio corpo non dovrà sentirsi malato».

Ma quali sono le sue sensazioni? «Da una parte non vedo l’ora di tornare sugli sci, mentre dall’altra non vorrei rimetterli e sentirmi a disagio: sarebbe una bruttissima botta. Con quello che è successo ho avuto paura di non farcela, ma per come sono fatta non so se lascerei. Se non dovessi farcela per la stagione 2025/2026, ci riproverei l'anno seguente. Se non mi fossi fatta male, magari sarei stata più pronta a smettere e invece adesso non posso tirarmi indietro. In ogni caso deciderà la mia gamba sinistra. Sono comunque consapevole che non sarò preparata come in passato e so anche che la piena flessione del ginocchio non la recupererò mai, mi sono creata un guaio per la vita. Però desidero tornare a sciare e a fare sì che il corpo si fidi. Ma servirà pazienza: anche riprendere a sciare sarà una riabilitazione, capirò se potrò bruciare le tappe».

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COMMENTI
 

Lupo Alberto 2 sett fa su tio
Forza! C'è bisogno di persone come te.
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