Pilato vittima? Le immagini sembrano dire il contrario


Furto? No, solo uno scherzo: Pilato e Tarantino cercano di salvarsi
Le due nuotatrici italiane fermate a Singapore cercano di alleggerire la loro posizione.
Furto? No, solo uno scherzo: Pilato e Tarantino cercano di salvarsi
Le due nuotatrici italiane fermate a Singapore cercano di alleggerire la loro posizione.
ROMA - Una bravata. Un gesto goliardico. Quasi uno scherzo. Un gesto inopportuno per il quale si sono immediatamente scusate.
Quando compariranno davanti alla Procura della loro federazione, Benedetta Pilato e Chiara Tarantino, le due nuotatrici della nazionale italiana da giorni nella bufera, cercheranno di difendersi dalle accuse ricevute sminuendo il loro gesto. Non negandolo. Così, facendo presente la lievissima entità del valore dei flaconcini di oli sottratti nel duty free dell’aeroporto di Singapore, proveranno a scamparla. A prendersi una sonora ramanzina, anche un richiamo ufficiale, ma poi a lasciarsi alle spalle la brutta avventura.
Riusciranno a convincere i loro responsabili? Entro qualche giorno ci sarà l’udienza e, in seguito, in un modo o nell’altro, un punto a tutta la storia sarà messo.
Nonostante le speranze, le due rischiano comunque grosso. Perché le immagini, riprese dalle telecamere di sicurezza dello scalo, parlano chiaro. E, così racconta la stampa italiana, rendono più pesante la posizione della Pilato, inizialmente raccontata come ignara proprietaria della borsa nella quale l’amica ha infilato di nascosto la “refurtiva”. La 20enne campionessa mondiale ed europea si è infatti avvicinata insieme all’amica allo scaffale sul quale erano esposte le bottigliette incriminate e, stando alle immagini, ha dato l’impressione di sapere benissimo cosa stesse accadendo.
Sta di fatto che da quel momento la situazione è precipitata, con l’intervento della sicurezza aeroportuale che ha bloccato le due - oltre ad Anita Bottazzo e Sofia Morini, poi lasciate partire -, le hanno perquisite (come la Bottazzo sono state fatte spogliare), ammanettate, trasportate in commissariato e, dopo una notte “al fresco”, fatte accomodare in hotel. La pressione del Ministero degli Esteri italiano, allertato dall’ambasciatore a Singapore, l’ex pallanuotista Dante Brandi, ha reso più morbide le autorità della città-stato, che hanno comunque autorizzato il ritorno in patria delle atlete solo dopo sei giorni.
Fin dal principio la Tarantino si è assunta la responsabilità maggiore del gesto, salvo poi evitare ogni commento. La Pilato ha invece preso le distanze dall’amica. Il confronto previsto servirà a fare chiarezza sull’accaduto e, forse, “salverà” la carriera delle due. Per quel che riguarda la loro reputazione invece, quella sarà difficile, se non impossibile, da ripulire completamente.



