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Il corpo di Laura Dahlmeier non si trova e resterà in Pakistan: «Rischi incredibili»

I soccorritori hanno deciso di abbandonare le ricerche, data la pericolosità del luogo: «Abbiamo incontrato delle grandi difficoltà sia a piedi sia in elicottero».
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Il corpo di Laura Dahlmeier non si trova e resterà in Pakistan: «Rischi incredibili»
I soccorritori hanno deciso di abbandonare le ricerche, data la pericolosità del luogo: «Abbiamo incontrato delle grandi difficoltà sia a piedi sia in elicottero».
La biatleta tedesca aveva messo per iscritto che nessuno avrebbe dovuto rischiare la propria vita per salvarla in caso di incidente.
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KARAKORUM - I tentativi di recuperare il corpo di Laura Dahlmeier - ex campionessa di biathlon, morta in un incidente sulle alte montagne del Pakistan - sono stati abbandonati a causa dell'estrema pericolosità del luogo, ha comunicato la sua agenzia di gestione.

I soccorritori hanno deciso in questo senso viste le insidie che nasconde il percorso per la sua ricerca. «Il recupero del corpo di Laura è possibile, ma comporta dei rischi incredibili, sia a piedi che in elicottero», ha dichiarato all'AFP Jackson Marvell, uno dei membri della squadra di soccorso statunitense.

A questo proposito proprio la tedesca aveva messo per iscritto che nessuno avrebbe dovuto rischiare la propria vita per salvarla in caso di incidente. «A questo punto sarebbe anche irrispettoso nei suoi confronti cercare di recuperare il suo corpo, visto che andrebbe contro le sue volontà», ha aggiunto. «Abbiamo deciso che dovesse rimanere dove si trova in questo momento, perché questo era il suo desiderio», ha concluso l'alpinista tedesco Thomas Huber, che ha preso parte alle operazioni di salvataggio.

Ricordiamo che la sette volte campionessa del mondo e doppia campionessa olimpica di biathlon aveva 31 anni ed è morta a causa di una frana che l'ha colpita a un'altitudine di 5'700 metri, mentre tentava di scalare in coppia il Laila Peak, una montagna nella catena del Karakorum, nel Pakistan settentrionale. «Ho visto Laura venire colpita da un enorme masso e poi essere sbattuta contro il muro. Da allora non ha più dato segni di vita», ha raccontato alla stampa la sua compagna di scalata, Marina Krauss.

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COMMENTI
 

Zico 2 mesi fa su tio
Una grande atleta, una grande persona che ha lasciato scritto di non rischiare per recuperare il suo corpo esanime. Oh Dio del cielo per le tue montagne lasciala andare

Koblet69 2 mesi fa su tio
le sfide si vincono e si perdono...una giovane vita spezzata! R.I.P.

MarcN.7 2 mesi fa su tio
Conosceva bene il rischio - pace all’anima sua

Sigep 2 mesi fa su tio
Pace all'anima sua, una preghiera per lei e condoglianze a chi gli voleva bene.
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