Biglietti a vita, coccole e pure la lavanderia: Londra s’inchina a Sinner


Trofeo placcato d’oro e assegno? Le sorprese sono altre
Vincere Wimbledon ti porta grandi (e curiosi) benefici
Trofeo placcato d’oro e assegno? Le sorprese sono altre
Vincere Wimbledon ti porta grandi (e curiosi) benefici
LONDRA - Vincendo il torneo di Wimbledon, Jannik Sinner ha coronato il suo sogno più grande. Quello cullato fin da bambino, quando ha cominciato a divertirsi con la racchetta in mano.
Trionfando nell’ultimo Slam, il campione italiano ha però fatto di più: ha salito un ulteriore gradino nella ripidissima scala verso l’immortalità (sportiva). Che fosse super sul cemento era noto da tempo, l’erba gli era però sempre andata di traverso. Sui campi londinesi ha invece dimostrato di essere cresciuto e di aver capito come adattarsi a una superficie unica. Così ha superato il suo record (la semifinale del 2023, guadagnata grazie a un tabellone “semplice” ma persa in tre set contro Djokovic) e riscritto la sua storia. Anche grazie alla fortuna, certo, basta chiedere a Dimitrov…
Oltre alla sua nuova personalissima storia d’amore con l’erba, a Londra Jannik ha dimostrato di avere le qualità, fisiche, tecniche e “mentali” per completare il Grande Slam. Già in bacheca i trofei di Australian Open e US Open, nelle ultime settimane l’altoatesino ha fatto capire di essere un campione completo e, dolori per i rivali, in continuo miglioramento. Quanti, dopo la mazzata del Roland Garros, avrebbero scommesso su di lui contro Carlos Alcaraz? E invece, senza i favori del pronostico ma con un tennis efficacissimo, ha smontato lo spagnolo, “vendicandosi” dopo il Major parigino.
Ciò che colpisce sempre del numero uno al mondo, anche se ormai dovremmo esserci abituati, è poi la sua semplicità: le battute al fratello in tribuna durante la premiazione, la goffa ma divertita prestazione da ballerino con Iga Swiatek… Finita la competizione, Jannik torna istantaneamente a essere un 23enne leggero. Pieno di dubbi e pronto a emozionarsi per le piccole cose. Come, per esempio, l’inserimento del suo nome nella lista dei membri onorari dell’All England Club. Ricevuta l’ambita spilla da Deborah Jevans, Sinner ha smesso di pensare al trofeo placcato d’oro con l’ananas in cima e al ricco assegno conquistati, concentrandosi sui benefit che riceverà per far parte dell’esclusivo club. Oltre ad avere il diritto di giocare alle prossime edizioni di Wimbledon senza partecipare alle qualificazioni (mica poco), l’italiano potrà, per esempio, accedere a tutte le strutture del club anche quando non è in programma il torneo. Avrà inoltre due biglietti al giorno per il centrale (a vita), potrà frequentare il Royal Box, le aree vip e usufruire di tutti i servizi forniti dal club, lavanderia compresa. Ah, avrà pure una stanza personale. Effettivamente non sono proprio piccole cose…

