«La gestione del caso Sinner ha fatto male al tennis»


Il vodese è tornato a parlare della questione che ha coinvolto il tennista italiano: «Oggi basta un avvocato bravo...»
Il vodese è tornato a parlare della questione che ha coinvolto il tennista italiano: «Oggi basta un avvocato bravo...»
LOSANNA - Stan Wawrinka, uno dei tennisti più apprezzati del circuito, è tornato a parlare del caso Jannik Sinner. Già a suo tempo il vodese aveva fatto capire quella che era la sua posizione con un Tweet chiaro e inequivocabile: "Non credo più in uno sport pulito", aveva scritto.
Incalzato sul tema, nelle ultime ore il 40enne ha parlato della questione a Eurosport Francia (dichiarazioni riprese da tennisworlditalia): «Cosa c'è di sbagliato nel caso Sinner? Mah, il modo in cui è stato gestito, la comunicazione. Il fatto che non si sia saputo qualcosa fin dall'inizio. In questo modo si toglie credibilità a quello che succede».
Insomma, secondo Stan regna ancora tanta confusione nella battaglia al doping: «L'abbiamo visto nei casi negli ultimi anni. Alcuni sono stati sospesi due anni perché si sono dimenticati di comunicare esattamente un indirizzo... Si è gestita la cosa in un modo che secondo me fa del male al tennis, perché alla fine ci si chiede qual è la battaglia che si sta cercando di vincere. Se si cercano davvero i giocatori positivi o alla fine si riduce tutto ad avere un avvocato bravo che ti fa uscire nel miglior modo possibile».


























