Lara Gut non le manda a dire


«Felice di essere arrivata fino in fondo»
«Ha davvero senso fare una gara così?».
«Felice di essere arrivata fino in fondo»
«Ha davvero senso fare una gara così?».
LA THUILE - Il superG di La Thuile non è andato giù a Lara Gut. La ticinese ha chiuso al quarto posto dietro, nell’ordine, la tedesca Emma Aicher, e le italiane Sofia Goggia e Federica Brignone. E proprio “Fede”, finendole davanti, ha di fatto tolto alla campionessa di Comano la possibilità di riconfermarsi nella Coppa del Mondo “generale”, lasciandole solo la coppetta di specialità.
Non è in ogni caso stato questo a mettere di malumore la rossocrociata, parecchio critica per le condizioni della pista. Un tracciato che ha causato problemi a molte (la stessa Brignone, la Vonn, rovinosamente caduta…) è infatti stato bollato come “inadatto”.
«Si parla sempre di sicurezza, di protezioni, di attenzione e poi si fanno gare su piste come questa - ha graffiato Lara - La neve era un disastro, una catastrofe, si rompeva sotto gli sci. Ha davvero senso fare una gara così? Sono felice di essere arrivata in fondo: conta più la salute che il risultato. Non sto criticando gli organizzatori, semplicemente non c’erano le condizioni minime per gareggiare. Ha piovuto, ha nevicato e c'è stata nebbia per due giorni. Puoi mettere il sale, certo, ma non importa quanto ne aggiungi: la neve non si indurirà mai».


























