Noè Ponti, il rientro a casa del nostro campione


Il ticinese è rientrato in Svizzera dopo una settimana semplicemente indimenticabile e pazzesca
Il ticinese è rientrato in Svizzera dopo una settimana semplicemente indimenticabile e pazzesca
ZURIGO - Noè Ponti è rientrato alla base. Per godersi quanto realizzato, per riposarsi ma anche e soprattutto per pensare al futuro luminoso che lo attende. Sorrisi, pacche sulle spalle e tanti complimenti: il ticinese è atterrato nel tardo pomeriggio all'aeroporto di Zurigo dopo aver concluso una settimana semplicemente strepitosa. Budapest l'ha incoronato e l'ha reso ancor più grande di quello che già era.
In Ungheria Noè ha frantumato record, si è messo al collo tre medaglie d'oro e ha fatto vibrare un Cantone intero. Il piccolo Ticino che – ancora una volta – è diventato grande, grazie alle gesta di un campione semplicemente straordinario, spontaneo e genuino.
A Budapest il 23enne del Gambarogno si è messo al collo il metallo più prezioso nei 50 e 100m delfino e nei 100m misti. Un tris di ori in quattro giorni, come se niente fosse. Nelle gare individuali in cui ha partecipato non è mai stato preceduto da nessuno, dimostrando di essere semplicemente il più forte. È mancata la ciliegina sulla torta nella staffetta 4x100 misti, dove – malgrado il record svizzero – il quartetto elvetico non è riuscito a qualificarsi per la finale. Ma poco importa: Noè Ponti dormirà sereno e tranquillo anche senza la zampata conclusiva...





