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SVIZZERA

«La Svizzera è digitale, le sue PMI decisamente meno»

C'è un profondo divario tra l'offerta delle piccole e medie imprese e le esigenze dei clienti, secondo un recente studio
OTS
Fonte Ots
«La Svizzera è digitale, le sue PMI decisamente meno»
C'è un profondo divario tra l'offerta delle piccole e medie imprese e le esigenze dei clienti, secondo un recente studio

ZURIGO - Esiste un profondo divario tra le esigenze dei clienti e l'offerta digitale delle piccole e medie imprese (PMI): il nuovo studio "SME Digital Pulse 2025" di localsearch e della Scuola universitaria professionale di Lucerna evidenzia che il 77% della popolazione svizzera desidera ricercare e prenotare servizi per le PMI direttamente online, ma solo il 3% delle aziende soddisfa pienamente tale esigenza. 

I dati evidenziano questo gap: l'82% della popolazione desidera informarsi online sui servizi offerti dalle PMI, ma solo il 36% di queste ha un proprio sito web. Questa esigenza è particolarmente pronunciata tra i 30-44enni: in questa fascia d'età, il 91% manifesta questo desiderio. Tra i 60-79enni, ciò vale per 7 persone su 10. Perché le PMI non vengono incontro a questa richiesta? Questa bassa percentuale è dovuta principalmente alle microimprese con 1-9 dipendenti, le quali rappresentano il 90% di tutte le PMI in Svizzera. Solo il 33% di esse ha un sito web. Le PMI più grandi sono significativamente meglio posizionate: il 69% delle piccole imprese (da 10 a 49 dipendenti) e persino il 95% delle medie imprese (da 50 a 249 dipendenti) ha una presenza online con un sito web.

Stefano Santinelli, CEO di localsearch, afferma: «La stragrande maggioranza delle PMI svizzere è quasi impossibile da trovare online e la mancanza di una presenza online significa perdita di affari». Quando la popolazione svizzera cerca una PMI e non conosce ancora un fornitore di servizi, utilizza principalmente motori di ricerca come Google o Bing (80%) o segue i consigli di amici e conoscenti (75%). Le piattaforme di recensioni fungono da primo soccorso per il 37% delle persone, mentre il 23% si rivolge prima agli elenchi online.

«Il fatto che i social media non vengano utilizzati solo per ispirare e intrattenere, ma anche per la ricerca, dimostra chiaramente che le PMI dovrebbero integrare i social media nel loro mix di comunicazione e marketing, soprattutto perché questi sono importanti anche per il mantenimento dei contatti digitali», spiega il professor Thomas Wozniak, esperto di comportamento dei consumatori e tecnologia presso la HSLU. Lo studio "SME Digital Pulse 2025" dimostra che le PMI devono poter essere trovate su piattaforme di ricerca, recensioni e directory, nonché, in futuro, tramite assistenti AI, se non vogliono perdere prezioso potenziale di clientela. «Un profilo aziendale completo su diverse piattaforme, combinato con contenuti ottimizzati, non è solo fondamentale per le ricerche sui motori di ricerca classici, ma migliora anche la visibilità quando le ricerche vengono effettuate tramite strumenti di AI come ChatGPT o Copilot», aggiunge Wozniak.

Già, l'intelligenza artificiale. Una persona su cinque la utilizza per cercare e conoscere i servizi offerti dalle PMI. In tutte le fasce d'età, circa il 50% di queste persone utilizzerà l'assistenza dell'intelligenza artificiale per cercare e conoscere i servizi offerti dalle PMI in futuro. «La rivoluzione dell'intelligenza artificiale sta accentuando il divario e mettendo in discussione l'esistenza stessa di molte aziende» aggiunge Santinelli. «La popolazione svizzera è pronta per la digitalizzazione, ma le PMI spesso non lo sono ancora. Le microimprese sono sull'orlo di una svolta. Quelle che non stabiliscono un ponte digitale con i propri clienti rimarranno indietro, perdendo rilevanza e fatturato».

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