Aumentano gli occupati, calano i posti vacanti

La crescita annua in Ticino è pari allo 0.9%
NEUCHÂTEL - Non si arresta la crescita del numero dei lavoratori in Svizzera, anche se il ritmo è rallentato: nel secondo trimestre gli impieghi si sono attestati a 5,5 milioni, con una progressione (destagionalizzata) dello 0,1% rispetto ai tre mesi precedenti e del 0,6% su base annua.
Concretamente in un anno si sono contati 35'400 impieghi supplementari, emerge dai dati pubblicati oggi dall'Ufficio federale di statistica (UST). L'occupazione è calata dello 0,4% (–4600 posti) nel settore secondario (industria e costruzioni) rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente, scendendo a 1,129 milioni di impieghi. Nello stesso periodo, il settore terziario (servizi) ha invece registrato 40 000 posti in più (+0,9%), raggiungendo così un volume di 4,402 milioni di impieghi.
L'occupazione aumenta in tutte le regioni, anche se con accenti differenti. In Ticino si contavano circa 254'000 posti a tempo pieno o parziale, con aumento annuo dello 0,9%, in rallentamento rispetto al +1,6% del primo trimestre. La crescita più marcata degli impieghi si registra nella Svizzera orientale, che include pure i Grigioni, con un +1,5% a 696'000.
Parallelamente, il numero di posti vacanti è diminuito notevolmente: le aziende hanno segnalato 93'200 posti vacanti, il 10% in meno rispetto all'anno precedente. Anche le difficoltà nel reclutamento di personale qualificato sono diminuite. Solo il 37,1% delle aziende ha segnalato problemi, 2,2 punti in meno rispetto a un anno fa.
Le prospettive occupazionali a breve termine si sono invece offuscate. La percentuale di aziende che prevedono un aumento del personale è scesa all'11,0% (anno precedente: 12,3%), mentre il 4,3% ha previsto una riduzione (anno precedente: 3,7%).