Nuovo "schiaffo" alla Svizzera: dazi USA sui lingotti d'oro


Gli Stati Uniti impongono dazi sui lingotti d'oro da 1 chilo. Il FT: nuovo «duro colpo» per la Svizzera, polo d'eccellenza della raffinazione a livello mondiale del metallo giallo.
Gli Stati Uniti impongono dazi sui lingotti d'oro da 1 chilo. Il FT: nuovo «duro colpo» per la Svizzera, polo d'eccellenza della raffinazione a livello mondiale del metallo giallo.
WASHINGTON - Cioccolato, formaggio, prodotti di precisione e tanto altro. Sono molte le produzioni che contraddistinguono la Svizzera nel mondo, ma con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, ora ci troviamo di fronte a un muro per i prodotti elvetici, con dazi del 39% sulle importazioni dalla Confederazione. Al lungo elenco ora si aggiunge un altro prodotto d’eccellenza.
Gli Stati Uniti avrebbero infatti imposto dazi anche sulle importazioni di lingotti d'oro da un chilo, una mossa che minaccia di sconvolgere il mercato globale e di infliggere un nuovo colpo alla Svizzera, il più grande polo di raffinazione al mondo.
Lo riporta il Financial Times che ha potuto leggere una lettera di ruling della Customs and Border Protection (CBP) del 31 luglio. Le lettere di ruling sono utilizzate negli Stati Uniti per descrivere più dettagliatamente la politica commerciale e doganale. Proprio in queste carte, la CBP afferma che i lingotti da un chilo e 100 once dovrebbero essere classificati sotto codice doganale soggetto a dazio (7108.13.5500).
Due raffinerie svizzere, sentite dal FT, hanno detto che in questo clima di incertezza hanno interrotto o ridotto le spedizioni verso gli USA. Segno che questa nuova grana protezionistica rischia di sconvolgere gli equilibri del mercato mondiale dell'oro. Tanto che per Christoph Wild, presidente dell'Associazione svizzera dei produttori e commercianti di metalli preziosi, le tariffe sull'oro renderanno difficile l'approvvigionamento del metallo nobile.
La Svizzera è uno dei centri mondiali per il commercio e la lavorazione dell'oro, in un anno sono stati esportati verso gli Stati Uniti quantitativi per un valore di 61,5 miliardi di dollari. Ora, con l'aliquota del 39%, lo stesso valore sarebbe soggetto a ulteriori 24 miliardi di dollari di dazi.
I lingotti d'oro da un chilo sono la forma più comune di metallo giallo scambiato sul mercato mondiale dei futures sull'oro (Comex) e, sempre secondo il quotidiano finanziario londinese, che titola così il suo pezzo: «Gli Stati Uniti colpiscono con dazi le barre d'oro da un chilo, un duro colpo per il centro di raffinazione svizzero», la stretta doganale USA contro la Svizzera segna il «deterioramento» delle relazioni Berna-Washington.
La quotazione oggi - Infine, un aggiornamento sul prezzo dell'oro, stabile in avvio di giornata: il contratto spot è a 3396,75 dollari l'oncia (+0,01%), quello con consegna a dicembre a 3487,60 dollari (+0,98%).