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Per Richemont più gioielli venduti, ma meno orologi

Un trimestre aprile-giugno nel segno di una progressione del 3%
Depositphotos (Piter2121)
Fonte Ats
Per Richemont più gioielli venduti, ma meno orologi
Un trimestre aprile-giugno nel segno di una progressione del 3%

GINEVRA - Vendite in moderato aumento per Richemont, società ginevrina che figura fra i principali gruppi mondiali nel settore del lusso: nel primo trimestre dell'esercizio 2025/2026 (periodo aprile-giugno) i ricavi si sono attestati a 5,4 miliardi di euro (5,0 miliardi di franchi), in progressione del 3% su base annua.

Al netto degli effetti valutari la crescita è stata del 6%, ha indicato oggi la società. Il segmento dei gioielli ha visto i proventi salire del 7% a 3,9 miliardi di euro, mentre il comparto orologi segna una flessione del 10% a 824 milioni. Nel complesso, il gruppo proprietario di marchi quali Cartier, Piaget, Buccellati e IWC è cresciuto in tutte le regioni, a eccezione dell'Asia-Pacifico.

Le cifre sul giro d'affari diffuse di primo mattino sono sostanzialmente in linea con le attese degli analisti, mentre non sono stati resi noti dati sulla redditività. Per conoscere la reazione della borsa alle novità odierne bisognerà attendere l'apertura del mercato alle 09.00. Dall'inizio dell'anno l'azione Richemont ha guadagnato il 10%.

Compagnie Financière Richemont - questa la ragione sociale completa - è una holding con sede a Ginevra che riunisce vari marchi del lusso nei comparti degli orologi, dei gioielli, delle penne e dei vestiti. È stata fondata nel 1988 dall'imprenditore e miliardario sudafricano Anton Rupert (1916-2006). L'attuale presidente del consiglio di amministrazione Johann Rupert è suo figlio, nato nel 1950.

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