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GERMANIA

La debacle dell'auto tedesca

Volkswagen, Audi, Porsche e Mercedes: meno auto consegnate, crollo dei profitti e utili dimezzati. I dati del primo semestre delle case automobilistiche destano preoccupazione.
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Fonte ats ans adn dpa
La debacle dell'auto tedesca
Volkswagen, Audi, Porsche e Mercedes: meno auto consegnate, crollo dei profitti e utili dimezzati. I dati del primo semestre delle case automobilistiche destano preoccupazione.

BERLINO - Dopo Volkswagen (utile trimestrale in forte calo) anche per Audi, Porsche e Mercedes i conti non sorridono.

Partiamo dai profitti di Porsche che nel primo semestre 2025 sono precipitati: da 3,1 miliardi di euro del primo semestre 2024 si passa agli attuali 1,0 miliardi, con una flessione del 67% che obbliga l'azienda a rivedere le stime per il 2025.

È lo stesso costruttore automobilistico tedesco a comunicarlo. Anche le consegne ai clienti calano del 6%, passando da 156'000 a 146'000. In discussione resta il doppio ruolo dell'amministratore delegato Oliver Blume, che occupa anche il vertice della casa madre Volkswagen.

L'utile operativo di Porsche, derivante dal suo core business automobilistico - esclusi i servizi finanziari - è crollato a soli 154 milioni di euro nel secondo trimestre. Questo dato è in calo rispetto a circa 1,7 miliardi di euro nello stesso periodo dell'anno scorso, con un calo di quasi il 91%.

Mercedes-Benz dimezza gli utili - Crollo verticale degli utili del gruppo automobilistico Mercedes-Benz: nel primo semestre 2025 si fermano a 2,7 miliardi di euro, il 56% in meno dello stesso periodo del 2024. Lo comunica l'azienda presentando i dati di metà anno. Il gruppo ha annunciato di rivedere le stime per quest'anno, il cui fatturato complessivo sarà certamente al di sotto di quello del 2024.

Audi, meno consegne di vetture e crollo degli utili - Anche Audi presenta dati non brillanti per i primi sei mesi del 2025: se nello stesso periodo erano state consegnate 843'991 veicoli, la quota scende a 794'088 nel primo semestre 2025, ha indicato oggi la casa automobilistica tedesca. L'utile netto crolla di oltre un terzo: da 2,15 miliardi a 1,34 miliardi di euro. Sui dati hanno pesato i dazi americani, i costi della ristrutturazione e la debolezza degli affari in Cina.

Audi riduce anche le sue previsioni per l'anno in corso. Il fatturato previsto si è ridotto di 2,5 miliardi, passando a 65-70 miliardi di euro. Anche l'utile sulle vendite dovrebbe essere nettamente inferiore. Questo non tiene però ancora conto dell'accordo doganale raggiunto tra l'Ue e gli USA nel fine settimana.

Le cifre attuali dimostrano «quanto sia necessaria la trasformazione avviata dalla società», afferma il responsabile delle finanze Jürgen Rittersberger, citato dalla Dpa. L'azienda deve continuare «a pieno ritmo». A medio termine, Audi vuole risparmiare più di un miliardo di euro all'anno.

Volkswagen - Infine, nei giorni scorsi si apprendeva che anche il secondo trimestre dell'anno si chiudeva per Volkswagen con numeri non incoraggianti: l'utile netto cala da 3,6 miliardi dello stesso periodo del 2024 a 2,3 miliardi di euro, con una flessione di oltre il 36%. Complessivamente nel primo semestre 2025 i profitti dell'azienda passano da 7,3 miliardi a 4,5, con una perdita del 39%.

Il direttore finanziario Arno Antlitz parla di un quadro a due facce: da un lato il «grande successo dei prodotti e i progressi compiuti nella riorganizzazione della nostra azienda», dall'altro una chiara flessione degli utili, che impone di «accelerare i processi di riorganizzazione».

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