Cerca e trova immobili
USA

Fed, si va verso un maxi rialzo dei tassi

Il tentativo per cercare di fermare la corsa dell'inflazione.
Foto AFP
Fed, si va verso un maxi rialzo dei tassi
Il tentativo per cercare di fermare la corsa dell'inflazione.
NEW YORK - La Federal Reserve si avvia a un nuovo maxi-rialzo dei tassi di interesse nel tentativo di fermare la corsa dell'inflazione. Nonostante i cinque aumenti del costo del denaro dall'inizio dell'anno, i prezzi si mantengono infatti sui massimi...

NEW YORK - La Federal Reserve si avvia a un nuovo maxi-rialzo dei tassi di interesse nel tentativo di fermare la corsa dell'inflazione. Nonostante i cinque aumenti del costo del denaro dall'inizio dell'anno, i prezzi si mantengono infatti sui massimi da 40 anni costringendo la banca centrale americana a proseguire con la sua serrata tabella di marcia di rialzi.

Alla prossima riunione di mercoledì 2 novembre, la Fed è attesa alzare il costo del denaro dello 0,75%, in quello che è il quarto aumento consecutivo di tale entità.

E altri ritocchi sono in programma nei prossimi mesi. Secondo Goldman Sachs, la banca centrale alzerà i tassi 50 punti base in dicembre, per poi ritoccarli ulteriormente al rialzo di 25 punti base a febbraio e marzo, quando il costo del denaro toccherà il 5%, un livello più alto di quanto stimato in precedenza.

Di fronte alla Fed falco si sono moltiplicati i timori per una possibile recessione americana in un contesto di profonda incertezza globale fra le tensioni geopolitiche e la guerra in Ucraina. A preoccupare è anche il dollaro forte: con i rialzi della Fed il biglietto verde si è rafforzato nei confronti delle principali valute complicando la lotta all'inflazione delle altre banche centrali e mandando in fumo, solo nel terzo trimestre, 10 miliardi di dollari di utili per le aziende americane.

La Fed come le altre grandi banche centrali è impegnata in un delicato gioco di equilibrio: da una parte la lotta serrata all'inflazione e dall'altro lato evitare che la battaglia scateni una nuova serie di minacce, inclusa una pericolosa instabilità finanziaria.

I banchieri centrali sono consapevoli che in assenza di un'azione forte ora sui prezzi, il rischio è di dover procedere in modo ancora più aggressivo dopo. Ma con i tassi che salgono i pericoli di una recessione aumentano. Insomma la Fed e le altre banche centrali si espongono a rischi sia se non alzano abbastanza i tassi, sia se li alzano troppo.

Il primo rischio è quello della stabilità finanziaria in un momento in cui i mercati sono particolarmente volatili, come dimostrato dalle tensioni sui fondi pensione britannici. Il lavoro degli istituti centrali è anche complicato dai governi che, nel tentativo di attenuare il caro-energia e il caro-vita per le famiglie, rischiano di muoversi in direzione opposta a quelle delle banche centrali con pericolose conseguenze.
 
 

   

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 
NOTIZIE PIÙ LETTE