Fmi e Wto: «Ridurre le restrizioni agli scambi commerciali»


Le due organizzazioni internazionali rivolgono un appello affinché non si ceda alla tentazione d'intensificarle
Le due organizzazioni internazionali rivolgono un appello affinché non si ceda alla tentazione d'intensificarle
NEW YORK - Il Fondo monetario internazionale (Fmi) e l'Organizzazione mondiale del commercio (Omc/Wto) chiedono ai governi di ridurre le restrizioni agli scambi commerciali.
In una nota congiunta le due organizzazioni internazionali rivolgono un appello affinché non si ceda alla tentazione d'imporre o intensificare le restrizioni commerciali. Scambi commerciali aperti, affermano, possono favorire la crescita e la creazione di posti di lavoro.
«Una maggiore attenzione» dovrebbe essere data al «ruolo delle politiche commerciali aperte per sconfiggere il virus, riportare lavoro e rilanciare la crescita economica», affermano Fmi e Wto.
«Nel mezzo della crisi finanziaria del 2008 i leader si sono impegnati» a non cedere a «restrizioni all'import, all'export e agli investimenti. Questo impegno ha evitato che una diffusione delle restrizioni peggiorasse la crisi e ritardasse la ripresa. Un passo simile è necessario oggi - osservano Fmi e Wto -. Chiediamo ai governi di astenersi dall'imporre o dall'intensificare le restrizioni commerciali e di lavorare insieme per rimuovere quelle imposte dall'inizio dell'anno. La storia ci insegna che mantenere i mercati aperti aiuta tutti, soprattutto i più poveri. Agiamo sulla base delle lezioni che abbiamo imparato».