Pressioni su Putin? Sì, ma evitando «la terza guerra mondiale»


Londra e Washington - nel secondo giorno di visita ufficiale di Donald Trump - hanno «rinnovato la loro relazione speciale»
Londra e Washington - nel secondo giorno di visita ufficiale di Donald Trump - hanno «rinnovato la loro relazione speciale»
LONDRA - Gli Usa e il Regno Unito hanno «rinnovato la loro relazione speciale» con la storica seconda visita di Stato del presidente Donald Trump, ma «sono andati oltre»: sono «partner» senza uguali al mondo sul fronte della sicurezza, della difesa, della politica, dell'economia e da oggi, grazie a un accordo appena firmato, «anche nella cooperazione della scienza e della tecnologia».
Lo ha detto il premier Keir Starmer nella conferenza stampa finale con Donald Trump, a Chequers. Il primo ministro laburista ha insistito nel chiedere più «pressioni su Putin» e ricordato che il presidente russo ha fatto qualche concessione solo quando Trump lo ha pressato. Il presidente americano, dopo aver ammesso che in Ucraina ci sono stati «milioni di morti, soprattutto militari», ha affermato di essere deluso da Putin e di voler evitare comunque il rischio di «una terza guerra mondiale».
Trump ha evocato anche la speranza di «qualche buona notizia nei prossimi giorni».