In isolamento e con due visite a settimana. La vita di Sarkozy in carcere

L'ex presidente francese intende usare il tempo dietro le sbarre per scrivere un libro. Con lui due agenti di sicurezza?
PARIGI - Nella piccola cella di appena undici metri quadri Nicolas Sarkozy ha portato tre libri: i primi due volumi del Conte di Montecristo e una biografia di Gesù.
Il capolavoro della letteratura francese firmato Alexandre Dumas, narra la storia di Edmond Dantès, un giovane marinaio onesto e promettente, ingiustamente accusato e imprigionato nel Castello d'If, al largo di Marsiglia, da cui fuggirà in modo rocambolesco per poi vendicarsi dei suoi traditori.
«Attendere e sperare!», questa la morale del libro, racchiusa nell'ultimo pagina e che calza con l'ex inquilino dell'Eliseo, la cui vita - sono le parole da lui rilasciate al Figaro poco prima dell'incarcerazione - è come «un romanzo».
Già in passato, dicendosi vittima dei giudici, Sarkozy si era definito «un Edmond Dantès alla decima potenza!». Quanto al secondo volume, si tratta di un approccio rigoroso e documentato alla vita di Cristo. Basandosi sui testi biblici, fonti storiche e ricerche recenti, l'autore Jean-Christian Petitfils traccia un ritratto umano di Gesù di Nazareth, fuori dalla narrazione prettamente religiosa. Una scelta di lettura che invita alla contemplazione.
Sarkozy, 70 anni, ha messo nella sua piccola valigia anche una decina di foto dei suoi cari, a cominciare dalla moglie Carla Bruni, della figlia Giulia e degli altri figli delle precedenti relazioni. È stato posto in isolamento perché il carcere della Santé non ha altri mezzi per garantire la sua sicurezza.
Non avrà ovviamente diritto allo smartphone o al cellulare ma potrà chiamare i famigliari con un telefono fisso (sorvegliato) e disporre di radio e tv. Visto che in cella fa freddo avrà diritto ad una sciarpa, ma non più lunga di un metro. Avrà poi un fornello per cucinare il cibo acquistato su un apposito catalogo. Secondo Le Figaro, sarebbe stato avvisato che il cibo della mensa è immangiabile.
Potrà uscire un'ora al giorno, nel cortile interno del penitenziario, accompagnato da tre guardie e avrà diritto a due visite a settimana, incluse quelle di moglie e figli, mentre potrà parlare senza limiti con i suoi avvocati (li ha già visti nel pomeriggio).
Sarkò vuole anche ingannare il tempo scrivendo, con l'obiettivo di pubblicare un libro sull'esperienza in cella, ispirata alle lettere dall'isola del diavolo del capitano Alfred Dreyfus o al Conte di Montecristo.
Due agenti di sicurezza hanno accompagnato l'ex presidente Nicolas Sarkozy al carcere di La Santé e sono stati trasferiti in una cella vicina. Lo riferisce la Afp, citando tre fonti vicine al caso, che hanno confermato una notizia dell'emittente Tf1-Lci.
Contattato dall'Afp, il ministero della Giustizia francese ha rinviato la questione al ministero dell'Interno, che non ha voluto commentare. «Non si può correre il minimo rischio per quanto riguarda la sicurezza di un ex presidente», ha spiegato una delle tre fonti, senza fornire ulteriori dettagli. L'entourage di Nicolas Sarkozy non ha rilasciato dichiarazioni: «La valutazione della minaccia rientra nella competenza esclusiva del ministero dell'Interno. Sul tema particolarmente delicato della sicurezza dell'ex Presidente della Repubblica, capirete che non si può dire altro».