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GUERRA IN UCRAINA

L'incontro con Putin ci sarà? «Non ho ancora deciso»

Trump sulle voci relative al possibile appuntamento col presidente russo a Budapest. «Non voglio sprecare un meeting. Lui e Zelensky vogliono la pace»
AFP
Fonte ATS
L'incontro con Putin ci sarà? «Non ho ancora deciso»
Trump sulle voci relative al possibile appuntamento col presidente russo a Budapest. «Non voglio sprecare un meeting. Lui e Zelensky vogliono la pace»

WASHINGTON - Trump e Putin si incontreranno? Diverse testate americane, citando fonti della Casa Bianca, riferiscono che dopo una telefonata tra il segretario di Stato Marco Rubio e il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov, l’incontro non è più previsto a breve termine.

Quella conversazione doveva essere parte dei preparativi per l’incontro a Budapest e doveva essere seguita anche da un incontro in presenza tra i due ministri. Tuttavia, questi piani sono stati sospesi, secondo le fonti. Il tono generale dei reportage: l’incontro tra Trump e Putin non si terrà nel prossimo futuro.

In serata, Trump ha detto di non aver ancora deciso. «Non voglio perdere tempo, non voglio sprecare un incontro. Vediamo che succede», ha aggiunto il presidente americano. «Non ho ancora preso una decisione. Stanno succedendo molte cose» nella guerra in Ucraina. «Putin e Zelensy vogliono la pace».

La posizione di Mosca - Il Cremlino, dal canto suo, aveva già mostrato segnali di prudenza. Secondo il portavoce Dmitri Peskov, c’era ancora bisogno di chiarimenti prima di poter organizzare un incontro tra i due leader:

«Ci sono ancora molti compiti da svolgere», aveva detto lunedì all’agenzia russa statale Tass, aggiungendo che i ministeri degli Esteri di entrambi i Paesi devono affrontare numerose questioni aperte.

Peskov ha anche ribadito che la posizione della Russia nel conflitto non è cambiata. Sebbene non sia entrato nei dettagli, è noto che Mosca rivendica territori ben oltre quelli attualmente controllati in Ucraina. Dopo l’annessione della Crimea nel 2014, la Russia ha dichiarato propri altri quattro territori ucraini poco dopo l’inizio dell’invasione nel 2022, anche se non li controlla pienamente. Le dichiarazioni di Peskov sono una risposta indiretta a quelle di Trump, che aveva proposto di congelare le attuali linee del fronte come base per avviare negoziati di pace.

Nessuna disponibilità a colloqui di pace - Secondo i media statunitensi, tra cui NBC News, la Casa Bianca ha definito la telefonata tra Rubio e Lavrov «produttiva», ma ha sottolineato che né la Russia né l’Ucraina sono attualmente disposte a intraprendere negoziati di pace seri.

Non è chiaro quanto fossero già concreti i piani per l’incontro Trump-Putin nel momento in cui Trump lo ha annunciato. La telefonata con Putin era avvenuta il giorno prima della visita del presidente ucraino Volodymyr Zelensky alla Casa Bianca, e potrebbe aver influenzato quell’incontro.

Durante la sua visita, Zelensky avrebbe chiesto a Trump l’autorizzazione per acquistare missili da crociera americani Tomahawk, che consentirebbero all’Ucraina di colpire obiettivi ben oltre le linee del fronte, fino all'interno del territorio russo. Trump però è rimasto vago: non ha dato il via libera e ha ribadito la necessità che entrambe le parti mettano fine alla guerra.

Zelensky, dal canto suo, ha insistito — anche nella sua consueta videomessaggio serale di martedì — sul fatto che l’uso dei Tomahawk è il miglior modo per costringere Mosca a trattare.

Sostegno dell'Europa - Zelensky può almeno contare ancora sul supporto europeo. Il presidente del Consiglio europeo António Costa lo ha invitato al vertice dei leader UE che si aprirà giovedì.

L’invito è legato proprio all’incontro, ora sfumato, tra Putin e Trump. A Bruxelles c’era timore che si potesse negoziare alle spalle di Zelensky su eventuali condizioni per mettere fine alla guerra di aggressione russa. La presenza di Zelensky servirà a rinnovare il sostegno europeo all’Ucraina.

Inoltre, si prevede che l’UE utilizzerà parte dei fondi congelati alla Banca Centrale russa (fino a 140 miliardi di euro) per concedere prestiti all’Ucraina e rafforzare la sua difesa contro l’invasione russa. È anche atteso il via libera al 19° pacchetto di sanzioni dell’UE contro la Russia.

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