Cerca e trova immobili
MAR MEDITERRANEO

La Flotilla accusa: l'azione israeliana «è un crimine di guerra»

Gli organizzatori non sanno per certo quale trattamento verrà riservato ai circa 443 volontari, né dove saranno portati. Amnesty International: «Intercettazione e detenzione illegale».
IMAGO / Anadolu Agency
La nave sulla quale si troverebbero molte delle centinaia di persone arrestate.
Fonte Global Sumud Flotilla/Amnesty International.
La Flotilla accusa: l'azione israeliana «è un crimine di guerra»
Gli organizzatori non sanno per certo quale trattamento verrà riservato ai circa 443 volontari, né dove saranno portati. Amnesty International: «Intercettazione e detenzione illegale».

GAZA CITY - Il comitato direttivo della Global Sumud Flotilla ha diffuso un comunicato nel quale si fa il punto della situazione dopo una serata e una mattina di altissima tensione, tra abbordaggi e arresti dei membri dei vari equipaggi.

«Dopo che le forze navali di occupazione israeliane hanno illegalmente intercettato le imbarcazioni della Global Sumud Flotilla — un convoglio pacifico e non violento che trasportava cibo, latte artificiale, medicinali e volontari da 47 paesi verso Gaza — centinaia di partecipanti sono stati rapiti e, secondo quanto riportato, portati a bordo della grande nave militare MSC Johannesburg. Questo è avvenuto dopo che sono stati assaliti con cannoni ad acqua, cosparsi di acqua puzzolente e privati sistematicamente delle comunicazioni, in ulteriori atti di aggressione contro civili disarmati».

La Marina israeliana è accusata di aver fermato diverse barche con «una barriera simile a una catena». Ciò sarebbe avvenuto «in acque internazionali dove Israele non ha giurisdizione, così come non ha giurisdizione sulle acque e sulla costa di Gaza, aggravando i continui crimini di guerra e il blocco illegale imposto da Israele».

Mentre i vari governi (compreso quello svizzero) affermano di essere in contatto con le autorità israeliane, «gli avvocati di Adalah, che rappresentano i partecipanti della Flotilla, hanno ricevuto aggiornamenti minimi e non sono stati informati se i circa 443 volontari della flottiglia, che sono stati rimossi con la forza dalle loro imbarcazioni, arriveranno ad Ashdod, dove si prevede vengano sottoposti a una procedura di detenzione illegale».

La Global Sumud Flotilla condanna con forza gli arresti compiuti nelle scorse ore: «Questo è un vero e proprio rapimento illegale, in diretta violazione del diritto internazionale e dei diritti umani fondamentali. Intercettare imbarcazioni umanitarie in acque internazionali è un crimine di guerra; negare il diritto all’assistenza legale e occultare la sorte delle persone sequestrate aggrava ulteriormente tale crimine».

Ai governi, ai leader mondiali e alle istituzioni internazionali viene chiesto un intervento immediato, così da ottenere «informazioni sui partecipanti dispersi, garantire la loro sicurezza e chiederne l’immediato rilascio». Due imbarcazioni non risultavano intercettate: la prima, Mikeno, battente bandiera francese, «potrebbe aver raggiunto le acque territoriali palestinesi secondo i dati AIS, ma risulta non più in contatto». Il ministero degli Esteri di Tel Aviv ha invece negato il suo ingresso nelle acque territoriali di Gaza. La seconda, Marinette, battende bandiera polacca, «è ancora collegata tramite Starlink e in comunicazione, con un totale di 6 passeggeri a bordo».

La battaglia della Global Sumud Flotilla non è finita qui: «Il nostro impegno rimane chiaro: rompere l’assedio illegale di Israele e porre fine al genocidio in corso contro il popolo palestinese. Ogni atto di repressione contro la nostra flottiglia, ogni escalation della violenza a Gaza e ogni tentativo di sopprimere le azioni di solidarietà non fanno che rafforzare la nostra determinazione».

Amnesty International: «Intercettazione illegale, conferma la volontà di affamare la popolazione palestinese»
Non si è fatta attendere la reazione di Amnesty International al blocco delle forze israeliane alla Global Salmud Flottilia. Via nota, l'Ong condanna tassativamente l'operato di Israele definendolo «un attacco sfrontato contro (...) attivisti solidali che svolgono una missione umanitaria del tutto pacifica», riporta la nota diffusa ai media.

«Continuando a bloccare attivamente gli aiuti vitali a una popolazione contro la quale Israele sta commettendo un genocidio, anche provocando una carestia, Israele dimostra ancora una volta il proprio totale disprezzo per le ordinanze giuridicamente vincolanti della Corte internazionale di giustizia e per i propri obblighi in quanto potenza occupante di garantire ai palestinesi di Gaza l'accesso a cibo sufficiente e assistenza umanitaria salvavita», aggiunge Amnesty.

Per quanto riguarda le persone fermate: «devono essere rilasciate immediatamente e incondizionatamente. La loro detenzione è illegale e Israele deve essere ritenuto pienamente responsabile della loro sicurezza e garantire che siano protetti da qualsiasi forma di maltrattamento in attesa del loro rilascio».

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
Naviga su tio.ch senza pubblicità Prova TioABO per 7 giorni.
NOTIZIE PIÙ LETTE