Malati senza saperlo. «Il diabete può diventare una pandemia silenziosa»

Uno studio rivela che quasi la metà delle persone affette non sono consapevoli di soffrirne. Ma anche chi è in cura difficilmente riesce a gestire bene la patologia
ROMA - Il 44% delle persone che soffrono di diabete nel mondo non è consapevole di essere affetto dalla malattia. Ed anche tra chi ha ricevuto una diagnosi ed è in cura per la patologia, solo una piccola parte riesce a gestirla in maniera ottimale.
Sono alcuni dei dati che emergono da uno studio condotto dalla University of Washington School of Medicine e pubblicato sulla rivista Lancet Diabetes & Endocrinology.
Il diabete è una delle principali cause di disabilità e morte su scala globale: si stima colpisca 529 milioni di persone, il 6,1% della popolazione mondiale. Una diagnosi tempestiva e, successivamente, un controllo ottimale della malattia sono fondamentali per evitare o contenere le complicanze connesse alla patologia.
Lo studio, che ha analizzato dati provenienti da 204 Paesi del mondo, rivela che ciò non avviene: quasi la metà delle persone con più di 15 anni affette da diabete non è consapevole della propria condizione. Lo scenario è ancora più grave in alcune aree del mondo: nei Paesi dell'Africa Subsahariana meno di 1 diabetico su 5 sa di essere malato.
La situazione, secondo la ricerca, non è rosea neanche per chi è a conoscenza della malattia. Sebbene il 91% riceva una qualche forma di trattamento farmacologico, solo il 21% riesce a ottenere una gestione ottimale della patologia.
«Entro il 2050, si prevede che 1,3 miliardi di persone vivano con il diabete; se quasi la metà non sa di avere una condizione di salute grave e potenzialmente mortale, potrebbe facilmente diventare un'epidemia silenziosa», ha detto il primo autore Lauryn Stafford.