Idf conferma: «Ucciso il leader degli Houthi»

Ahmad Ghaleb al-Rahwi non sarebbe l'unico leader ad aver perso la vita negli attacchi dei giorni scorsi. Il gruppo dei ribelli ha già nominato un sostituto
SANAA - L'esercito israeliano ha confermato che il primo ministro del governo guidato dagli Houthi in Yemen è stato ucciso in un loro attacco avvenuto a Sana'a giovedì scorso. Lo riferisce il Times of Israel.
Un'agenzia di stampa gestita dagli Houthi, sostenuti dall'Iran, aveva annunciato oggi la morte del premier dei ribelli, Ahmad Ghaleb al-Rahwi.
L'Idf afferma che anche diversi ufficiali Houthi sono stati uccisi negli attacchi, insieme ad altri membri di alto livello della leadership politica del gruppo. «L'attacco è stato reso possibile cogliendo un'opportunità di intelligence e completando un rapido ciclo operativo», aggiunge l'Idf.
Il governo degli Huthi non è riconosciuto a livello internazionale. L’organizzazione aveva nominato al-Rahaui come primo ministro un anno fa. Tuttavia, come i suoi predecessori, era considerato una figura principalmente simbolica, senza un reale potere. Il vero leader della milizia è Abdel Malik al-Huthi, il cui fratello ha fondato circa trent’anni fa questa organizzazione sciita.
Con l’annuncio della morte di al-Rahaui, è stato immediatamente nominato un successore. Il Consiglio politico supremo degli Huthi ha designato Mohammed Ahmed come primo ministro ad interim, secondo quanto dichiarato dall’organizzazione e riportato dall’agenzia di stampa Saba, controllata dagli stessi Huthi. Fino ad ora, Mohammed Ahmed era il vice di al-Rahaui.
Giovedì, Israele aveva colpito la capitale yemenita Sanaa. L’obiettivo del raid aereo, secondo quanto dichiarato dall’esercito israeliano sabato sera, era una struttura in cui si trovavano «dozzine di alti membri del regime terroristico degli Huthi». Nel corso dell’attacco, al-Rahaui e altri alti rappresentanti del gruppo sarebbero stati uccisi.
Dall’inizio della guerra a Gaza, quasi due anni fa, gli Huthi attaccano regolarmente navi mercantili e talvolta anche Israele, con l’obiettivo dichiarato di sostenere i palestinesi.
Il gruppo Huthi si definisce ufficialmente «Ansar Allah» («Sostenitori di Dio») ed è considerato dagli esperti la forza più potente in Yemen, paese in guerra civile dal 2014.