La Cina: «Gli Stati Uniti promuovono lo scontro»
Il capo del Dipartimento Internazionale del Partito comunista contro quello del Pentagono
Il capo del Pentagono Pete Hegseth «incita allo scontro e al conflitto». È l'accusa di Liu Jianchao, capo del Dipartimento Internazionale del Partito comunista cinese al potere, per il quale le dichiarazioni di Hegseth agli alleati americani di rafforzare le proprie forze armate per contrastare il Dragone sono il risultato di un «pensiero egemonico».
Parlando in una sessione del World Peace Forum di Pechino, Liu ha aggiunto di ritenere che quello che il segretario americano alla Difesa «vuole è la forza, non il dialogo. Ciò che sta fomentando è lo scontro e il conflitto, non la pace e l'armonia».
A giugno, Cina e Stati Uniti hanno dichiarato di aver raggiunto una tregua sulla guerra commerciale aver imposto dazi reciproci a tre cifre sulle importazioni dei rispettivi prodotti. Tuttavia, i due Paesi sono ancora in disaccordo su questioni che vanno dalla tecnologia alla sicurezza e alla geopolitica, compresi i conflitti in Ucraina e in Medio Oriente, nonché le rivendicazioni territoriali di Pechino in Asia.
Hegseth ha dichiarato di recente che la Cina si sta preparando a usare la forza militare per sovvertire gli equilibri di potere attuali in Asia e ha esortato gli alleati degli Stati Uniti nell'area a raggiungere «la pace attraverso la forza», aumentando la difesa.
«Il governo cinese ha chiarito in modo inequivocabile che non farà mai marcia indietro su queste questioni», ha osservato Liu. «Il popolo cinese farà tutto il possibile per lottare sulla prospettiva di una riunificazione pacifica della madrepatria, ma non permetteremo mai l'indipendenza di Taiwan», ha rincarato il funzionario del Pcc, secondo cui «gli Stati Uniti devono rispettare la sovranità della Cina su questo tema».
