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Morto uno dei feriti dell'attentato in Colorado

Un 45enne egiziano illegalmente nel paese aveva fatto esplodere due molotov. I feriti sono 29
AFP
Fonte ATS
Morto uno dei feriti dell'attentato in Colorado
Un 45enne egiziano illegalmente nel paese aveva fatto esplodere due molotov. I feriti sono 29

BOULDER - Quasi un mese esatto dopo l’attacco con bombe incendiarie contro una manifestazione ebraica nello stato americano del Colorado, una delle vittime è deceduta. Secondo le autorità, la donna di 82 anni è morta a causa delle gravi ferite riportate durante l’attentato avvenuto nella città di Boulder.

Nel corso delle indagini è inoltre emerso che il numero dei feriti è salito a 29 persone, rispetto alle 15 inizialmente comunicate. Alla luce di queste nuove informazioni, la procura ha ampliato le accuse contro il sospettato.

L’attacco è avvenuto il 1° giugno, quando un uomo ha lanciato due molotov contro un gruppo di manifestanti che volevano richiamare l’attenzione sugli ostaggi israeliani ancora nelle mani del gruppo islamista Hamas nella Striscia di Gaza.

La polizia ha arrestato un uomo di 45 anni originario dell’Egitto, che, secondo le autorità, si trovava illegalmente negli Stati Uniti. Pochi giorni dopo, anche la moglie e i cinque figli dell’uomo sono stati presi in custodia dall’agenzia per l’immigrazione ICE. La Casa Bianca ha dichiarato che si intendeva procedere con un’espulsione accelerata, ma un giudice federale ha temporaneamente bloccato il provvedimento.

Secondo quanto riportato dai media, il sospettato ha dichiarato alla polizia, dopo l’arresto, di non aver parlato a nessuno dei suoi piani. L’uomo avrebbe pianificato l’attacco da tempo e, sempre secondo le forze dell’ordine, non ha mostrato alcun rimorso. Gli investigatori hanno inoltre riferito che l’uomo aveva preparato altri ordigni incendiari, che però non sono stati utilizzati.

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