I Proud Boys chiedono 100 milioni di risarcimento

Avevano preso d'assolto Capitol Hill e il presidente Trump li aveva graziati. Ora tornano alla carica.
WASHINGTON - Cinque membri del gruppo di estrema destra americano Proud Boys, condannati per aver orchestrato la rivolta a Capitol Hill del 6 gennaio 2021, hanno fatto causa chiedendo 100 milioni di dollari di danni per presunte violazioni dei loro diritti costituzionali.
La causa, depositata presso un tribunale federale della Florida, sostiene che i cinque siano stati vittime di «persecuzioni motivate da ragioni politiche per punire gli alleati del presidente Donald Trump», riportano i media americani.
Tra i cinque querelanti c'è l'ex leader dei Proud Boys Enrique Tarrio, condannato a 22 anni di carcere per aver diretto l'assalto. L'uomo, la cui condanna per cospirazione sediziosa è stata la più pesante mai inflitta ai rivoltosi di Capitol Hill, è tra gli oltre 1'500 sostenitori di Trump graziati dal presidente nel suo primo giorno di mandato.
Nella loro causa, i membri dei Proud Boys hanno affermato di essere vittime di «un abuso palese e sistematico del sistema legale e della Costituzione degli Stati Uniti per punire e opprimere gli alleati politici del presidente Trump».