Seicento soldati di Pyongyang morti al fronte

La Corea del Nord ha sostenuto la riconquista di Kursk da parte della Russia schierando 18.000 soldati
SEUL - Tra gennaio e marzo circa 2.000 soldati feriti sono stati rimpatriati in Corea del Nord in aereo e in treno e si ritiene che siano in isolamento a Pyongyang e in altre parti del Paese, ha affermato Lee. Per quanto riguarda i morti i loro corpi sono stati cremati in Russia e le loro ceneri sono state rimpatriate in Corea del Nord, ha detto il deputato di Seul.
«La Corea del Nord ha sostenuto la riconquista di Kursk da parte della Russia schierando 18.000 soldati in due fasi. Da marzo, quando Kursk è stata effettivamente riconquistata, il numero di scontri è diminuito», ha spiegato il parlamentare sudcoreano. Secondo lui, "non si può escludere del tutto la possibilità di una terza fase", anche se Pyongyang non ha ancora dato alcun segnale che lasci intendere inviare nuove truppe in Russia.