Popolari e non realizzati in loco: Trump esenta alcuni prodotti dai dazi

Materiale hig-tech come smartphone e pc non sarà interessato dalle tariffe reciproche
WASHINGTON - Non tutti i settori saranno colpiti dai dazi in modo uguale. Trump ha deciso di esentare alcune categorie specifiche di prodotti dalle tariffe reciproche, fa sapere Bloomberg citando la gazzetta ufficiale.
In particolare, sono esclusi alcuni rami del mondo hig-tech e tecnologico: gli smartphone, i computer, gli hard drive, i processori per i computer e i chip per la memoria. Si tratta di prodotti elettronici molto popolari che non sono prodotti negli Stati Uniti.
A essere esclusi dalle tariffe sono anche i macchinari per i semiconduttori.
La sospensione delle tariffe potrebbe rivelarsi temporanea. L'esclusione, riporta l'agenzia Bloomberg, deriva dall'ordinanza iniziale che impediva che tariffe aggiuntive su determinati settori si sommassero cumulativamente alle aliquote nazionali. Quindi non è escluso che i prodotti potrebbero presto essere soggetti a una tariffa diversa. Trump infatti evoca da tempo dazi ad hoc per i semiconduttori, anche se per ora non li ha imposti.
Intanto esultano sia le società tecnologiche che i consumatori americani, corsi in massa ad acquistare dispositivi elettronici prima dell'entrata in vigore dei dazi.
Apple incassa un'importante vittoria e tira un sospiro di sollievo. La decisione dell'amministrazione Trump di esentare smartphone e computer dai dazi reciproci scongiura un aumento dei prezzi per Cupertino ma anche per altri colossi tecnologici, quali Nvidia, Dell, Microsoft e Samsung.
Le esenzioni coprono circa 385 miliardi di importazioni americane nel 2024, il 12% del totale secondo i calcoli di Barron's. Solo l'import di computer e server è ammontato lo scorso anno a 140 miliardi, di cui il 26% dalla Cina.