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GUERRA IN UCRAINA

«Nessuna modifica con la forza dei confini»

La presa di posizione congiunta dei leader europei in vista dell'incontro tra Donald Trump e Vladimir Putin di venerdì
AFP
Fonte ats
«Nessuna modifica con la forza dei confini»
La presa di posizione congiunta dei leader europei in vista dell'incontro tra Donald Trump e Vladimir Putin di venerdì

LONDRA - «Restiamo fedeli al principio secondo cui i confini internazionali non devono essere modificati con la forza. L'attuale linea di contatto dovrebbe essere il punto di partenza dei negoziati». Lo scrivono in una dichiarazione congiunta sulla pace per l'Ucraina, pubblicata la scorsa notte, il presidente francese Emmanuel Macron, la premier italiana Giorgia Meloni, il cancelliere tedesco Friedrich Merz, il primo ministro polacco Donald Tusk, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e il presidente finlandese Stubb in vista dell'incontro programmato per venerdì prossimo tra il presidente degli USA Donald Trump e il suo omologo russo Vladimir Putin in Alaska (USA).

La dichiarazione congiunta è stata sottoscritta, oltre che dai cinque leader dei paesi dell'UE e dalla presidente dell'esecutivo europeo, anche dal premier britannico Keir Starmer. La Gran Bretagna ha ospitato gli alti funzionari di UE e Ucraina al vertice a cui ha preso parte anche il vicepresidente statunitense James David Vance (conosciuto come J.D. Vance).

Negli scorsi giorni Trump ha lasciato intendere che uno scambio di territori sarebbe parte di un possibile accordo fra Russia e Ucraina per porre fine alla loro guerra. «Ci stiamo pensando, ma in realtà stiamo cercando di recuperare qualcosa e di scambiare qualcosa. È complicato. Ma ne riavremo un po'. Ne scambieremo alcuni. Ci saranno alcuni scambi di territori per il miglioramento di entrambi», ha detto l'inquilino della Casa Bianca l'altro ieri.

«Nessuna pace senza l'Ucraina»
«L'Ucraina ha la libertà di decidere sul proprio destino. Negoziati significativi possono aver luogo solo nel contesto di un cessate il fuoco o di una riduzione delle ostilità. Il percorso verso la pace non può essere deciso senza l'Ucraina», recita anche la dichiarazione congiunta. «Sottolineiamo il nostro incrollabile impegno a favore della sovranità, dell'indipendenza e dell'integrità territoriale dell'Ucraina».

«Continuiamo a sostenere fermamente l'Ucraina. Siamo uniti come europei e determinati a promuovere congiuntamente i nostri interessi. Continueremo a collaborare strettamente con il presidente Trump e con gli Stati Uniti, con il presidente (ucraino Volodymyr) Zelensky e con il popolo ucraino, per una pace in Ucraina che protegga i nostri vitali interessi di sicurezza», aggiungono i leader europei.

Gli «interessi vitali» dell'Ucraina e dell'Europa «includono la necessità di garanzie di sicurezza solide e credibili che consentano all'Ucraina di difendere efficacemente la propria sovranità e integrità territoriale».

«Bene Trump sulla pace, premere su Mosca»
«Accogliamo con favore l'impegno del presidente Trump per fermare le uccisioni in Ucraina, porre fine alla guerra della Russia, raggiungere una pace e una sicurezza giuste e durature per l'Ucraina. Siamo convinti che solo un approccio che combini diplomazia attiva, sostegno a Kiev e pressione su Mosca possa avere successo. Siamo pronti a sostenere questo lavoro diplomaticamente», a livello «militare e finanziario» e «anche attraverso il lavoro della coalizione dei Volenterosi».

I leader si dicono pronti anche «a sostenere e imporre misure restrittive» nei confronti di Mosca, evidenziando di condividere «la convinzione che una soluzione diplomatica debba tutelare gli interessi vitali di sicurezza dell'Ucraina e dell'Europa».

USA: «Compiuti progressi significativi in GB»
Gli incontri nel Regno Unito hanno prodotto «progressi significativi» verso l'obiettivo di Trump di mettere fine alla guerra in Ucraina, ha detto un funzionario americano all'emittente televisiva Cnn e al sito statunitense di notizie politiche Axios.

Secondo un funzionario ucraino, Kiev e gli europei hanno detto al vicepresidente Vance che un cessate il fuoco immediato dovrebbe essere il primo passo e che l'Ucraina non dovrebbe cedere alcun territorio in cambio di una tregua.

Zelensky: «Sosteniamo Trump, ma serve pace vera»
«Ciò di cui abbiamo bisogno ora non è una pausa nelle uccisioni, ma una pace vera e duratura. Non un cessate il fuoco in un futuro prossimo, tra qualche mese, ma immediatamente. Il presidente Trump me l'ha detto e io lo sostengo pienamente», ha dal canto suo scritto sulla rete sociale X Zelensky.

Quest'ultimo ha dichiarato che i colloqui di ieri tra i funzionari ucraini, Vance e le loro controparti britanniche ed europee sono stati «costruttivi», riferisce Cnn. «Abbiamo trasmesso tutti i nostri messaggi. Le nostre argomentazioni sono state ascoltate. I pericoli sono stati presi in considerazione», ha affermato Zelensky durante il suo discorso serale alla nazione. «Il percorso verso la pace per l'Ucraina deve essere definito insieme e solo insieme all'Ucraina; questo è fondamentale», ha aggiunto.

Nbc: Casa Bianca valuta di invitare Zelensky in Alaska
E, stando all'azienda radiotelevisiva statunitense National Broadcasting Company (Nbc), la Casa Bianca sta valutando la possibilità di invitare Zelensky in Alaska. Secondo le fonti citate da Nbc, l'ipotesi è in considerazione anche se nessun piano è stato finora finalizzato.

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