Pluto, e prima di lui Caronte e Lucifero... Ma chi dà i nomi al caldo?

Figure mitologiche, evocative di un senso di sofferenza, che tengono a battesimo le ondate di caldo. Facciamo il punto
Quest'anno è la volta di Pluto, così è stato ribattezzato l'anticiclone che da settimane sta rigirando buona parte dell'Europa sulla griglia, cuocendola a fuoco lento. Niente a che vedere con l'omonimo cane arancione di Topolino; qua il riferimento è alla figura della mitologia greca, legata alla prosperità dei raccolti. Ma da dove arrivano questi nomi?
Pensando agli scorsi anni ne ricordiamo tanti, tutti più o meno velati da quel vago senso di minaccia che evoca pesantezza e sofferenza, quali Lucifero, Minosse o lo psicopompo Caronte, il traghettatore che accompagnava le anime dei defunti da una sponda all'altra del fiume Acheronte. Tutti nomi poco amichevoli e che, ora ve lo diciamo, non hanno alcuna origine ufficiale.
Non esiste infatti alcun ente a livello internazionale né una normativa ad hoc - quindi europea, per quanto concerne il Vecchio Continente - che decide e assegna queste "etichette" ai responsabili delle ondate di caldo che ormai sono presenze inseparabili - e sempre più ricorrenti - delle nostre estati.
Ma da dove arrivano quindi? Si tratta prevalentemente di costruzioni mediatiche, che godono di una particolare risonanza in Italia e che - per inevitabile "osmosi", linguistica e geografica - raggiungono anche le nostre longitudini. Ed essendo denominazioni così cariche dal punto di vista evocativo, consentono di personificare (in una certa misura) le giornate di caldo estremo, rendendolo, per gli addetti ai lavori, più facile e interessante da raccontare.
Insomma, un nome contro cui puntare il dito... e anche verso cui poter indirizzare i vari improperi da parte di chi, quando il caldo diventa troppo pesante, proprio non riesce a sopportalo.