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Rete tram-treno, i costi crescono e il Governo approva un nuovo credito

Il messaggio licenziato ieri dal Consiglio di Stato prevede la richiesta di 87,39 milioni di franchi e sarà sottoposto all'approvazione del Gran Consiglio
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Rete tram-treno, i costi crescono e il Governo approva un nuovo credito
Il messaggio licenziato ieri dal Consiglio di Stato prevede la richiesta di 87,39 milioni di franchi e sarà sottoposto all'approvazione del Gran Consiglio

BELLINZONA - Un nuovo messaggio governativo è stato licenziato ieri dal Governo ticinese in relazione alla Rete tram-treno. A confermarlo questa mattina da Palazzo Orsoline, il presidente del Consiglio di Stato e direttore incaricato della Divisione delle costruzioni (DT) Norman Gobbi, insieme a Claudio Zali, consigliere di Stato e direttore del Dipartimento del territorio (DT). Con loro presenti anche Diego Rodoni, direttore della Divisione delle costruzioni (DT) e Alberto Del Col, direttore della Rete tram-treno del Luganese SA (RTTL). Il credito supplementare richiesto ammonta a circa 87 milioni di franchi.

Nell’incontro è stato confermato il finanziamento del progetto. La spesa complessiva ammonta a 765,9 milioni di franchi e la Confederazione (come anticipato lo scorso 16 giugno) è il primo ente finanziatore, grazie al Programma di agglomerato e al Fondo ferroviario PROSSIF. Secondo quanto emerso in conferenza stampa, Berna coprirà il 65,8% della spesa (504,15 mio), il Cantone il 19,7% (150,63 mio), i Comuni CRTL il 14,2% (109,07 mio), mentre Bioggio e Manno contribuiranno con 2,05 mio. Rispetto al 2017, quando il credito lordo era di circa 400 milioni e il costo netto per il Cantone di 63 milioni, oggi la spesa lorda per Cantone e Comuni è di 262,5 milioni, con una spesa netta di 150,63 milioni.

Finanziamenti dalla Confederazione - «Si tratta di un'opera importante per il Cantone, che guarda al futuro della mobilità in risposta a una crescente esigenza di sostenibilità. L’obiettivo è ridurre il traffico stradale offrendo valide alternative - ha detto il presidente del Cds, Norman Gobbi -. Il Ticino ha sempre creduto nella mobilità sostenibile. I benefici per il Luganese saranno molteplici: una migliore qualità di vita urbana grazie a minore congestione e aria più pulita, una connessione diretta tra i principali poli del territorio, una piena integrazione con la rete ferroviaria cantonale e nazionale, nonché un forte incentivo a una mobilità moderna, sicura e accessibile, in linea con gli obiettivi climatici e ambientali».

Ha preso poi parola il direttore del DT, Claudio Zali: «Siamo qui oggi a comunicare con una certa urgenza, per evitare che l’informazione venga diffusa da altre fonti prima di noi. Ricorderete che, quando emerse la questione del possibile superamento dei costi, ricevemmo interpellanze sottoscritte da dodici granconsiglieri. Ieri il Consiglio di Stato ha approvato la parte cantonale del credito necessaria a coprire le spese. L’opera risulta quindi finanziata, con conti aggiornati» E ha aggiunto: «Il riconoscimento da parte della Confederazione dimostra che il Cantone ha lavorato bene e ci consegna le migliori premesse per vedere quest’opera realizzata. Restano pendenti cinque ricorsi, che tuttavia non mettono in discussione il progetto».

Dalle 128 opposizioni a oggi - L’analisi del progetto è poi spettata a Diego Rodoni, direttore della Divisione delle costruzioni (DT) che ha ripercorso i passi. «Gli inizi del progetto del tram-treno del Luganese risalgono a circa vent’anni fa, con i primi studi strategici. Dal 2017 il percorso ha subito importanti tappe e modifiche: la prima pubblicazione del progetto ferroviario aveva generato 128 opposizioni, inducendo a ritirarlo e a rielaborarlo. Nel 2020 è stato pubblicato un progetto ottimizzato e, il 7 marzo 2023, l’Ufficio federale dei trasporti lo ha approvato, anche se sono ancora pendenti cinque ricorsi al Tribunale amministrativo federale. Siamo fiduciosi in una decisione entro fine anno».

Aumentano i costi per importanti modifiche - Nel 2024, su richiesta federale, è stata costituita la società RTTL SA, «incaricata della realizzazione dell’opera. Rispetto al messaggio del 2017, i costi sono stati aggiornati (+15% circa) per effetto del rincaro e degli oneri espropriativi. Sono state inoltre introdotte modifiche progettuali significative: nuovo tracciato all’uscita della galleria verso Lugano centro, fermata Cappuccine, riorganizzazione della stazione sotterranea di Lugano, due nuovi sottopassi tra Bioggio e Manno, un parcheggio interrato a Cavezzolo e un park&ride aggiuntivo al nodo intermodale di Suglio».

le modifiche del progetto (screenshot)

Cronoprogramma confermato - Infine, Alberto Del Col, Direttore della Rete tram-treno del Luganese SA (RTTL) ha fatto il punto sulla nuova governance. «A un anno dall’ultimo aggiornamento, la società ha concluso la fase di avvio e conta oggi otto collaboratori, destinati a crescere fino a quindici. La base resta il progetto definitivo del 2020, già approvato il 7 marzo 2023 dall’Ufficio federale dei trasporti. Sono in corso i sopralluoghi del Tribunale amministrativo federale, che dovrebbe decidere sui ricorsi entro fine anno. Negli ultimi dodici mesi ci siamo concentrati sulla preparazione delle gare d’appalto, con l’assegnazione dei lavori a sei consorzi: la galleria di Breganzona (decisione a febbraio 2025) e altri cinque mandati entro la primavera. Sono avviate anche le progettazioni architettoniche e paesaggistiche, e lo studio per la suddivisione dei lotti». Il cronoprogramma resta confermato: «Otto anni di cantiere, avvio dei lavori principali nel primo semestre 2027 e messa in esercizio della tappa prioritaria nel 2035». Sul fronte finanziario, «il 23 giugno è stata firmata la convenzione con la Confederazione, che garantisce 440 milioni di contributo federale e definisce compiti, responsabilità e modalità di erogazione dei fondi. In vista della fase di cantiere, sarà avviata una comunicazione attiva e trasparente, con serate informative, visite guidate e un sito web costantemente aggiornato sugli sviluppi».

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COMMENTI
 

Zapa 1 mese fa su tio
In una citta di 60000 persone un tale progetto mi pare una follia, vedremo nel 2035? Se davvero si risolvera il problema del traffico a Lugano. Dicevo un follia dai costi allucinanti e che condannera Lugano al caos nelle strade che aumentera sempre piu. Perche le zone industriali aumenteranno a dismisura con depositi merci visto l allettante prospettiva di nuove strade piu larghe con il conseguente aumento di fabbriche e grandi distributori. L'economia, si quella aumentera, ma il traffico molto di piu e questo progetto non potra contenere un tale caos. Ho il sospetto che i politicanti vogliano restare nel segno dei ticinesi, come i precursori di questa GRANDE OPERA, tipo restare nella storia e stampare il proprio nome nelle memorie delle generazioni future. Progetti megalomani che causeranno ancor piu disparita e lauti guadagni solo per pochi. Or ora e nell attesa del grande caos, i milioni di aumenti diventeranno sempre di piu e per compensarli Harry Potter e i suoi adepti taglieranno nel settore del sociale con scuse come la situazione internazionale difficile e l economia globale sempre piu complicata. Questa situazione sta sempre piu allettando le combine per accapparrarsi i lavori percui lo sfruttamento delle manovalanze saranno una priorita e la storia si ripete sempre in nome dei soldi facili a scapito delle classi operaie...complimenti ai fautori dei megaprogetti...

maw 1 mese fa su tio
Sempre la stessa storia da dilettanti ...

Blobloblo 1 mese fa su tio
Pagate pagate!

Mitch 83 1 mese fa su tio
Chissà come mai i soldi per queste imprese titaniche ci sono sempre, mentre quando a beneficiarne sono i singoli cittadini vedi 13 a avs iniziativa 10% ecc. Partono le minacce di aumenti delle imposte o di altro a discapito della popolazione...

Webster 1 mese fa su tio
Ma per favore...Lugano cittadina da 60'000 abitanti! Smettetela di buttare centinaia di milioni dei contribuenti in progetti inutili, solo per far favorire gli amici degli amici! Vergogna!

Blobloblo 1 mese fa su tio
Risposta a Webster
Per i fronta

lube1 1 mese fa su tio
poro Ticino...

Gigetto 1970 1 mese fa su tio
Ma ne avete veramente bisogno? Lugano è un metropoli tipo Milano o New York? I bus che ci sono già non sono previleggiati da corsie apposite? Ma per favore 😂😂😂😂😂

F/A-19 1 mese fa su tio
Risposta a Gigetto 1970
I bus sono sempre in giro vuoti, i ticinesi pagano 125 milioni / anno per il trasporto pubblico ( fallimentare ). Ora avanti con un miliardo di soldi pubblici per un trenino che c’è già, l’unico cambiamento è che arriva in centro, ora arriva “solo” alla stazione, due passi a piedi no eh? Mi sembra che il ticinese non è più disposto al sacrificio, esempio: oggi c’è la manifestazione aerea ad Agno, risultato: tutti con l’auto fino all’aeroporto con colonne e paralisi di una regione ma posteggiare l’auto ad un kilometrino di distanza ed andare più a piedi? In bicicletta nemmeno a parlarne, trenino che arriva proprio ad Agno? Ma figuriamoci…., avanti così popolino!
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