Il sollecito socialista: «Lugano, a che punto siamo col PECo?»
I consiglieri comunali del PS interrogano il Municipio. «Il mandato è stato assegnato nel 2017, come si spiega il ritardo?»
LUGANO - Lugano, dov'è il PECo? I consiglieri comunali socialisti interrogano il Municipio, sottolineando come il mandato per l'elaborazione del documento sia stato assegnato nel 2017 ma non si vede traccia del documento. «Siamo l'unica città svizzera a non averlo», sottolineano.
PECo sta per Piano energetico comunale ed è, citando il testo dei consiglieri comunali, «uno strumento di pianificazione che delinea una strategia per rendere il territorio di un Comune più efficiente, sicuro e sostenibile dal punto di vista energetico, in linea con le politiche cantonali e federali». Poi, analizzando i consumi energetici e identificando i potenziali di risparmio e di impiego delle energie rinnovabili, «definisce un piano d'azione per ridurre le emissioni di CO2 e promuovere un migliore utilizzo delle risorse energetiche disponibili».
I firmatari, di cui il primo è Carlo Zoppi, vogliono sapere a che punto si è con l'elaborazione del documento, quando sarà pubblicato e quando entrerà in vigore, oltre a domandare ragguagli in merito a quando siano terminati i lavori di redazione da parte degli studi tecnici incaricati e quali passi dovrà ora compiere il Municipio.
Chiedono lumi sui motivi del ritardo e passano poi ai contenuti: vogliono sapere se sarà compatibile con gli obiettivi del PECC e con quello federale sulla neutralità climatica entro il 2050, se analizzerà il territorio quartiere per quartiere per aiutare chi possiede immobili a trovare il sistema di riscaldamento rinnovabile più idoneo e se è stata presa in considerazione una rete elettrica che sfrutti il calore del lago.
