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Nuovi accordi con l’Unione europea: il Governo chiede precisazioni

In una presa di posizione il Consiglio di Stato ricorda l'importanza di valutare le peculiarità del Canton Ticino e sostiene l’opzione per cui il pacchetto di accordi venga sottoposto all’approvazione congiunta del popolo e dei Cantoni.
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Nuovi accordi con l’Unione europea: il Governo chiede precisazioni
In una presa di posizione il Consiglio di Stato ricorda l'importanza di valutare le peculiarità del Canton Ticino e sostiene l’opzione per cui il pacchetto di accordi venga sottoposto all’approvazione congiunta del popolo e dei Cantoni.

BELLINZONA - Il Consiglio di Stato ha trasmesso oggi la propria presa di posizione nella consultazione preliminare – avviata dalla Conferenza dei Governi cantonali (CdC) – in merito al pacchetto di accordi «stabilizzazione e sviluppo delle relazioni Svizzera-UE».

Il Ticino potrà in questo modo rendere note le proprie specifiche considerazioni, già nell’ambito di quella che sarà la presa di posizione congiunta dei Cantoni: in un secondo tempo, il Governo cantonale si esprimerà poi in modo più approfondito, nell’ambito della consultazione avviata dal Consiglio federale.

Nella sua risposta alla consultazione avviata dalla Conferenza dei Governi cantonali (CdC), il Consiglio di Stato accoglie positivamente il fatto che l’attuale pacchetto negoziale costituisca un miglioramento rispetto alla precedente proposta (Accordo istituzionale del 2018).

Il Governo sottolinea tuttavia la necessità di ottenere varie precisazioni, in modo da tenere in considerazione le peculiarità dei Cantoni di frontiera e in particolare del Cantone Ticino, che risultano toccati in misura significativamente maggiore anche da determinati aspetti critici del pacchetto di accordi Svizzera-UE.

Per quanto riguarda le modalità di svolgimento della prevista votazione popolare, il Governo ticinese sostiene l’opzione per cui il pacchetto di accordi venga sottoposto all’approvazione congiunta del popolo e dei Cantoni.

L’esito della consultazione svolta sarà attentamente esaminato dal Consiglio di Stato, che ha già comunicato alla CdC di volersi riservare la facoltà di esprimere individualmente le proprie specifiche osservazioni, nell’ambito della consultazione avviata dal Consiglio federale.

È possibile consultare la presa di posizione nella sua versione integrale sulla pagina web www.ti.ch/consultazioni-federali.

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