Molestie a Malta: «Raccapricciante strumentalizzare la vicinanza al nostro Partito»

La dura reazione dei Giovani del Centro: «Sosteniamo l'espulsione dell'ex candidato dalla sezione di Ascona»
ASCONA - Il Comitato cantonale Giovani del Centro ha espresso «profondo dissenso e delusione» in merito alla condanna inflitta a un ex candidato de Il Centro Ascona, riconosciuto colpevole di molestie sessuali ai danni di una donna addetta alle pulizie in un hotel di Malta. L’uomo è stato condannato a due anni di pena detentiva, sospesi con la condizionale.
In una nota diffusa oggi, i Giovani del Centro hanno manifestato «costernazione e disapprovazione» per l’accaduto, ribadendo la propria solidarietà alla vittima e condannando «ogni forma di violenza e abuso». Il gruppo giovanile ha inoltre stigmatizzato «ogni tentativo di strumentalizzare la vicinanza al nostro Partito per censurare e distorcere i fatti», definendolo «raccapricciante».
«Comportamenti di questo tipo – prosegue la presa di posizione – sono incompatibili con i nostri principi. Ogni figura politica, eletta o meno, dovrebbe incarnare valori di rispetto, responsabilità e fiducia. Chi ricorre a un legame politico per nascondersi e sfuggire al giudizio è intollerabile».
I Giovani del Centro hanno ricordato che l’identità del partito si fonda su «solidarietà sociale, dignità individuale e parità di genere», valori che ritengono «incompatibili» con i fatti emersi. Per questo hanno espresso pieno sostegno alla decisione della sezione di Ascona di avviare le procedure di espulsione dell’ex candidato.
«La credibilità delle istituzioni – sottolineano – si fonda sulla fiducia pubblica: chi la tradisce si autoesclude da ogni legittimità nel rappresentarle».
Il comunicato si chiude con l’impegno a continuare a promuovere «una cultura politica fondata su rispetto, trasparenza e giustizia» e con un auspicio: che la giustizia agisca «con la necessaria fermezza» e che la politica dia «una risposta chiara e inequivocabile» per prevenire il ripetersi di episodi simili, «affinché sia evidente che nella nostra società non c’è e non ci sarà mai spazio per la violenza e l’abuso».