«Il Governo inizi a pianificare i tiri d’inselvatichimento e dissuasivi contro i lupi»

Lo chiedere una mozione firmata dai deputati Roberta Soldati e Sem Genini.
BELLINZONA - La situazione del lupo in Ticino continua a far discutere. I due deputati Roberta Soldati e Sem Genini hanno inoltrato questa mattina una mozione per chiedere al Governo di iniziare a pianificare i tiri d’inselvatichimento e dissuasivi contro i lupi.
«I tiri di inselvatichimento sono già praticati su puntuale delega dalle autorità - si legge nel testo della mozione - ma solo quale strumento per tenere lontani i lupi nel caso di avvicinamento del predatore ai centri abitati. Ciò è stato confermato nel caso specifico delle recenti predazioni ad Artore, dove il Cantone ha aumentato il monitoraggio e autorizzato i guardiacaccia ad usare proiettili di gomma, prima di finalmente autorizzare l’abbattimento del lupo problematico».
E ancora: «Salutiamo con piacere questa decisione, tuttavia a livello concettuale è di certo una disparità di trattamento non di poco tra la Capitale e altri luoghi del Cantone (ricordiamo che in quest’anno da record negativo finora sono almeno 120 i capi uccisi), anche vicino alle case, ai parchi giochi dei bambini, alle fermate dei bus, ma in regioni di montagna più discoste, ma di certo non di meno valore. Sia gli allevatori direttamente interessati, che le persone nelle valli, dove il lupo più volte era presente in tutti questi anni non devono essere considerati dei cittadini di serie B».
Ma non è tutto. Il 15 giugno 2023 il Consigliere nazionale Fabio Regazzi aveva depositato una Mozione dal titolo “Creare le basi legali per misure attive per la prevenzione di attacchi dei lupi in zone di alpeggio e di pascolo”, nella quale chiedeva: «Il Consiglio federale è incaricato di adottare le necessarie basi legali nella LF sulla caccia e il relativo finanziamento per la messa in atto di azioni dissuasive nei confronti dei lupi in alpeggi o pascoli, segnatamente la possibilità di eseguire battute di pattugliamento delle greggi, compreso l'utilizzo di armi a munizione non letale per il personale di custodia».
L’intento era quello di dare «una possibilità concreta di tutela mediante l’adozione di misure attive tendenti a dissuadere i lupi ad avvicinarsi ai pascoli e alle greggi nelle zone citate: in sostanza si tratta di organizzare frequenti battute di allontanamento, compresi i tiri con munizione non letale. Sono operazioni onerose, che richiedono deroghe alle leggi vigenti e il coinvolgimento di un numero cospicuo volontari, che dovrebbero venire selezionati, istruiti e spesati».
Il Consiglio federale si era espresso negativamente. Tuttavia, il 19 giugno 2025 il Consiglio Nazionale ha accolto la Mozione del Consigliere nazionale Regazzi. Attualmente l’atto si trova presso la Commissione del Consiglio degli Stati.
La mozione chiede al Governo di:
- pianificare un progetto concreto e strutturato per concedere agli allevatori la possibilità di difendere i propri animali da reddito sugli alpeggi;
- predisporre un corso di formazione sull’utilizzo responsabile delle armi di dissuasione e fornire il materiale in dotazione; fermo restando che il corso dovrà essere semplice e orientato alla pratica specifica, senza essere subordinato all’ottenimento della patente di caccia;
- nel caso in cui la Mozione del Consigliere nazionale Regazzi non fosse accolta dal Consiglio degli Stati, attivarsi immediatamente presso le autorità federali preposte per proporre un “progetto pilota”, come chiesto anche da altri Cantoni, teso a premettere l’attuazione dei tiri d’inselvatichimento e dissuasivi contro i lupi, autorizzando anche gli allevatori a proteggere i loro animali. Ciò in considerazione delle peculiarità del nostro territorio cantonale e della oggettiva impossibilità nel proteggere le proprie greggi.