Che ci fa un professore della Supsi nel Cda del Casinò di Campione?

L'interrogazione della Lega dei Ticinesi inoltrata al Consiglio di Stato
BELLINZONA - In un'interrogazione inoltrata al Consiglio di Stato, la Lega dei Ticinesi punta il dito contro la ludopatia e il Casinò di Campione d'Italia. A farla scattare, la recente notizia di un ex direttore di banca, condannato per aver usato i soldi dei clienti per giocare con roulette e slot machine.
L'atto parlamentare - firmato da Omar Balli (primo firmatario), Boris Bignasca, Stefano Quadri, Maruska Ortelli, Mauro Minotti, Sem Genini - accusa la casa da gioco campionese «di norme meno restrittive, rispetto a quelle cantonali». Oltre al fatto che «un Professore o Professoressa della SUPSI (forse anche attivo/a nello stesso Dipartimento che si occupa di analizzare, studiare e proporre azioni per contrastare il gioco patologico nel nostro Cantone) sieda nel Consiglio di Amministrazione del Casinò di Campione d’Italia. Una presenza altamente inopportuna, un bel controsenso».
Le domande inoltrate al Consiglio di Stato
- era a conoscenza di questa situazione? Il DECS, Dipartimento di riferimento per la SUPSI, ne era informato?
- Come viene valutata questa situazione ossia che la SUPSI (rispettivamente, direttamente o indirettamente, il Cantone) si occupi attivamente della lotta contro il fenomeno del gioco patologico e nel contempo un Professore o Professoressa della stessa SUPSI sieda nel Consiglio di Amministrazione del Casinò di Campione d’Italia? Si chiede anche l’opinione del DECS.
- Le linee guida nazionali che, giustamente, i Casinò ticinesi devono rispettare sono il frutto di un’attenta valutazione dell’interesse collettivo. Non pensa il Governo che questa situazione rappresenti un notevole danno d’immagine e possa tradursi nell’adagio “Seguite i miei consigli, non il mio esempio”?
- La SUPSI ha autorizzato il Professore o Professoressa a fare parte del Consiglio di Amministrazione del Casinò di Campione?
- Se si: in quale data e con quali motivazioni? È stata fatta una valutazione sull’aspetto dell’opportunità? Con quali risultanze?
- Se no: la SUPSI intende intervenire? In che modo?
- Alla luce delle risposte precedenti, il Consiglio di Stato, rispettivamente il DECS intendono intervenire presso la SUPSI?
- Se si, con che modalità? Se no, perché?