Il Centro attacca il Governo sul semi arrocco: «Scambio di poltrone imbarazzante e senza logica»

Parole dure del Centro sulla riorganizzazione dei Dipartimenti cantonali che viene definita una 'farsa' e chiede chiarezza al Governo.
Dopo le numerose prese di posizioni degli scorsi giorni da parte dei partiti, e dopo le interpellanze di oggi (quella di Quadranti e quella di Morisoli) , arriva anche il pensiero di Il Centro in merito al semi arrocco di Zali e Gobbi, definito come "una farsa". Sono parole dure quelle che arrivano dal Centro sulla recente riorganizzazione dei Dipartimenti cantonali decisa dal Consiglio di Stato ticinese. Parla di “spettacolo indecoroso” e accusa il Governo di piegare l’organizzazione dello Stato a logiche partitiche e personali, ignorando l’interesse pubblico.
Nel mirino finisce soprattutto la redistribuzione delle competenze su settori chiave come la Magistratura, la Polizia cantonale e la Divisione delle costruzioni. Il partito critica l’assenza di spiegazioni sul perché sia stato affidato al consigliere di Stato Claudio Zali il “settore della Magistratura”, un concetto che il Governo non ha neppure chiarito. «Che cosa significa conduzione politica della Magistratura? La separazione dei poteri è sancita dalla Costituzione cantonale», sottolinea il Centro, che teme una gestione confusa con funzionari costretti a rispondere a due Consiglieri di Stato.
Il partito si dice inoltre perplesso per la decisione di togliere la Polizia cantonale a Norman Gobbi proprio dopo che, mesi fa, lo stesso Governo aveva ritenuto possibile il suo ritorno alla guida del Corpo nonostante il processo che coinvolge due agenti. «Cosa è cambiato ora? – chiede il Centro – Forse il Consiglio di Stato ha scoperto solo oggi che un processo segue normalmente a un rinvio a giudizio?».
Se per la Divisione delle costruzioni il Governo ha parlato di un “riequilibrio dei carichi di lavoro”, restano ancora incerti i confini di responsabilità tra Gobbi e Zali su dossier fondamentali, come la riorganizzazione delle Autorità regionali di protezione o i rapporti tra Polizia cantonale e Polizie comunali. Anche sul progetto strategico della circonvallazione del Malcantone, le posizioni dei due Consiglieri restano poco chiare.
Il Centro si dice “deluso e imbarazzato” per un Governo che, anziché occuparsi delle priorità dei cittadini, sarebbe impegnato in “un bricolage raffazzonato” dei dipartimenti per “placare i capricci di alcuni suoi membri”. Per il partito, quanto accaduto dimostra l’urgenza di una riflessione più ampia sull’organizzazione del Consiglio di Stato: durata dei mandati, rotazione regolare dei Dipartimenti e regole più chiare per evitare simili crisi.