«Mini-arrocco: sui temi ambientali la Legislatura è già finita?»

La presa di posizione dell'associazione d'area Libertà Energia Ambiente (LEA).
BELLINZONA - «Siamo fortemente preoccupati per le decisioni annunciate dal Consiglio di Stato in merito alla riorganizzazione interna tra il Dipartimento delle istituzioni e il Dipartimento del territorio. Il cosiddetto “mini-arrocco” non solo disorienta, ma solleva seri interrogativi sulla coerenza e sull’efficacia dell’azione governativa in materia di politiche ambientali e territoriali». A scriverlo in una nota stampa è l'associazione d'area Libertà Energia Ambiente (LEA).
«Affidare la conduzione politica della Magistratura e della Polizia cantonale al Dipartimento del territorio è una scelta difficilmente comprensibile. Ancor meno comprensibile risulta lo spostamento della Divisione delle costruzioni sotto il Dipartimento delle istituzioni: una decisione senza precedenti, in evidente contrasto con qualsiasi logica amministrativa e tematica. In tutti gli altri Cantoni, tali competenze rientrano correttamente nei Dipartimenti delle infrastrutture o del territorio, proprio per motivi di efficienza operativa e coerenza di contenuto.
A preoccupare maggiormente LEA è l’impostazione che sembra emergere da queste scelte: un approccio dipartimentale guidato da equilibri politici interni, piuttosto che da una visione strategica al servizio del bene pubblico».
E proseguono: «Dal nostro osservatorio, non possiamo ignorare che le recenti decisioni del Dipartimento del territorio, come il progetto di circonvallazione Agno–Bioggio o la revisione degli incentivi Minergie, manchino di visione e di ambizione ambientale. A ciò si aggiunge il grave ritardo nell’attuazione della legge federale sulla pianificazione del territorio (Revisione R6), dove il Cantone è rimasto fermo per anni. Solo grazie all’intervento della Confederazione, che ha preso in mano il dossier, si è evitata una situazione di stallo assoluto. Non da ultimo, vi è il tema della nuova Legge edilizia, il cui iter parlamentare si intreccia direttamente con le competenze sulle domande di costruzione. Alla luce dello spostamento della Divisione delle costruzioni, ci si augura che il messaggio non subisca ulteriori rallentamenti o interferenze.
In queste condizioni, risulta difficile immaginare una svolta positiva da qui al 2027. Temiamo dunque che, almeno sul fronte delle politiche ambientali e territoriali, questa legislatura sia già arrivata al capolinea».







