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Navigazione lacustre ticinese: «Un patrimonio che affonda?»

Se lo chiede Albertini (Avanti con Ticino&Lavoro) e firmatari nell'interrogazione inoltrata al Consiglio di Stato
Deposit Photos
Fonte Avanti con Ticino&Lavoro
Navigazione lacustre ticinese: «Un patrimonio che affonda?»
Se lo chiede Albertini (Avanti con Ticino&Lavoro) e firmatari nell'interrogazione inoltrata al Consiglio di Stato

BELLINZONA / LUGANO - Programmazione che sembra essere stagnante, innovazione assente e comunicazione digitale carente. Una situazione, quella della navigazione lacustre in Ticino, che desta qualche perplessità. A puntare il dito contro la Società Navigazione del Lago di Lugano (SNL) è, questa volta, Avanti con Ticino&Lavoro che, dopo gli sviluppi odierni, ha colto la palla al balzo per inoltrare un'interrogazione al Consiglio di Stato. Primo firmatario Giovanni Albertini, con lui Amalia Mirante ed Evaristo Roncelli.

I firmatari, dopo un confronto con realtà d'Oltralpe come ad esempio la SGV di Lucerna, si chiedono «se l’attuale governance della SNL sia effettivamente in grado di affrontare le sfide di una mobilità lacustre moderna, o se non vi sia una grave sottovalutazione del potenziale economico, culturale e strategico di questo settore».

A cominciare dalla disdetta unilaterale del CCL che «non può passare sotto silenzio». Un fatto che colpisce «direttamente le condizioni dei propri dipendenti.Una misura grave, con impatti sociali significativi, che appare come la conseguenza diretta di anni di gestione discutibile, della mancanza di una visione turistica coerente e di una cronica incapacità di innovare e valorizzare una risorsa pubblica tanto strategica quanto fragile come la navigazione lacustre. Se oggi i conti non tornano, non è certo colpa del personale. Le responsabilità vanno piuttosto ricercate in una governance poco ispirata, priva di un piano industriale in linea con l’evoluzione del turismo contemporaneo, incapace di generare attrattiva, valore aggiunto e ricadute economiche.A differenza di quanto accade altrove in Svizzera, la SNL ha perso numerose occasioni per sviluppare offerte tematiche, sinergie con l’OTR, pacchetti esperienziali e una comunicazione digitale efficace».

«In questo contesto - proseguono - non è accettabile che a pagare siano i collaboratori e le collaboratrici che ogni giorno garantiscono la continuità e la qualità del servizio.Il Cantone — in quanto azionista e garante dell’interesse pubblico — non può lavarsene le mani: serve un cambio di rotta nella governance della società, ma anche una chiara presa di posizione a tutela della dignità e delle condizioni di lavoro del personale».

Domande inoltrate al governo:
- Il Consiglio di Stato ritiene soddisfacente l’attuale gestione dell’offerta turistica da parte della Società Navigazione del Lago di Lugano (SNL)?
- Sono stati effettuati confronti, formali o informali, con altre realtà svizzere — ad esempio la SGV di Lucerna — per comprendere le ragioni dell’arretratezza dell’offerta ticinese?
- In qualità di azionista di minoranza, quali strumenti ha il Cantone per promuovere un rilancio strategico e turistico della SNL?
- Il Consiglio di Stato è a conoscenza di eventuali legami politici o partitici tra i membri dell’attuale governance della SNL? In che misura ritiene che tali rapporti possano influire sulla qualità gestionale e strategica della società?
- È prevista, nel breve termine, una revisione del sito web e della comunicazione digitale della SNL, oggi visibilmente inadeguati?
- Il Cantone ha mai proposto o sostenuto — anche in collaborazione con l’Organizzazione turistica regionale (OTR) — la creazione di pacchetti esperienziali (brunch, cene, crociere a tema) per valorizzare la navigazione pubblica? Se no, per quali ragioni?

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