Circonvallazione Agno-Bioggio: «Non più sottoterra, ma in superficie»


L'ultimatum di Zali: «Ora o mai più. Non è il tracciato ideale, ma quello che possiamo permetterci». Agli abitanti dei comuni interessati la possibilità di esprimere il proprio parere
L'ultimatum di Zali: «Ora o mai più. Non è il tracciato ideale, ma quello che possiamo permetterci». Agli abitanti dei comuni interessati la possibilità di esprimere il proprio parere
BELLINZONA - «Generalmente quando si annuncia una cosa positiva si dovrebbe essere contenti. Solitamente in questo cantone invece ci si trova a dover giocare in difesa». E improntata sulla difensiva sembra essere pure la presentazione - da parte del Direttore del Dipartimento del territorio Claudio Zali - dell'approvazione del Messaggio sulla Circonvallazione Agno-Bioggio (CAB) .
«Opera - ricorda Zali - che si propone di alleviare gli abitati di Bioggio ed Agno dalla morsa del traffico sulla Strada Regina e sulla strada che da piazza Vicari va in direzione di Muzzano». Ma che mostra da subito il fianco a critiche, nella sua nuova versione.
Il motivo? Una modifica sostanziale rispetto al progetto preventivato in precedenza: «Il tracciato è ora in superficie anziché sottoterra, come inizialmente previsto».
Di una circonvallazione tra i Comuni di Agno e Bioggio si parla da oltre trent’anni. La nuova soluzione presentata, per il DT, è l'ultimo compromesso in grado di essere sostenibile finanziariamente.
Gli approfondimenti effettuati nella fase di progettazione definitiva avevano infatti evidenziato, nel corso del 2023, che il costo dell’opera (superiore al mezzo miliardo di franchi) si discostava notevolmente da quello indicato nel progetto di massima del 2019, raggiungendo un livello non sostenibile finanziariamente.
La nuova soluzione - La nuova soluzione individuata, come illustrato in conferenza stampa dall’ingegnere Thomas Bühler, Capo dell’Area opere strategiche, prevede dunque un tracciato interamente fuori terra che si sviluppa su un cavalcavia che sovrappassa la linea della Ferrovia Lugano - Ponte Tresa (FLP) in zona Vallone e lungo un tracciato in rilevato tra il Vecchio Vedeggio e la Piodella. La galleria di aggiramento del Vallone non fa più parte del progetto.
Per quanto riguarda le parti di tracciato tra la rotonda delle Cinque Vie a Bioggio e l’estremità sud dell’aeroporto di Agno (ossia i comparti di Bioggio-Cavezzolo e il comparto centrale dell’aeroporto), si è considerato valido nei princìpi il progetto definitivo sviluppato a metà 2023.
L’intero tracciato prevede due corsie di transito (una per senso di marcia), oltre alle necessarie corsie di preselezione in corrispondenza dei nodi e dei raccordi stradali alla rete esistente.
«Non l'ideale, ci attendiamo opposizioni» - Zali sin da subito mette le mani avanti: «Siamo consapevoli che non è il tracciato ideale, quello che avremmo voluto e quello su cui avevamo inizialmente lavorato. Per questo ci attendiamo dibattito e opposizioni. Che in parte saranno a chi vi parla piuttosto che al progetto, il canton Ticino è anche questo», sottolinea mal celando un'insofferenza verso le critiche.
«Ci saranno poi le opposizioni di chi ha interessi particolari lungo il tracciato», prosegue. «Lo strumento di recente adozione del referendum finanziario obbligatorio, rende ragionevolmente verosimile che l'ultima parola sul messaggio oggi approvato dal Consiglio di Stato sarà del popolo ticinese», preventiva quindi il consigliere di Stato. Che in riferimento al progetto lancia un ultimatum: «O questo o più nessuno. E' oggi o mai più».
Nel corso del suo intervento, Zali ha annunciato che per la prima volta, e su espressa richiesta del DT, i residenti dei Comuni di Manno, Bioggio, Agno, Muzzano e Magliaso avranno la possibilità di esprimere il proprio parere relativamente al nuovo progetto attraverso la partecipazione volontaria a un sondaggio previsto nel corso dell’autunno. Lo stesso sarà preceduto da alcune serate pubbliche organizzate in collaborazione con i Comuni.
Il sondaggio non sarà vincolante ai fini di una potenziale approvazione del relativo progetto da parte del Gran Consiglio, ma consentirà al DT di sondarne il potenziale gradimento presso la popolazione locale e, al tempo stesso e fornirà al Parlamento un ulteriore elemento di valutazione, sia nell’ottica di un approfondimento in sede commissionale sia in vista della futura evasione della trattanda: «Perché se non lo vogliono i diretti interessati, perché dovrebbe volerlo il resto del cantone?».
Su un altro punto Zali ci tiene a fare chiarezza. Non si tratta di una proposta buttata lì in attesa dell'arrocco col collega Norman Gobbi: «Lavoro a questo progetto da 12 anni e non credo che la credibilità nel presentare questo messaggio possa risentire della mia decisione di cambiare dipartimento. Si tratta di un progetto che, dovesse passare, continuerei a seguire personalmente».
Gli obiettivi - I principali obiettivi che la CAB si prefigge consistono: nel risanamento degli impatti del traffico (sicurezza, immissioni atmosferiche e foniche) negli abitati di Agno e Bioggio, nel miglioramento dell’accessibilità e dell’attrattività della zona industriale di Bioggio, nel miglioramento della fluidità del traffico e della capacità dei nodi, in una maggiore razionalità nella gerarchia stradale e, non da ultimo, nella valorizzazione, nel riordino territoriale e nella riqualifica della Strada Regina in collaborazione con i Comuni di Agno e Bioggio.
A tale proposito si rammenta che attualmente la Strada Regina, la principale via di comunicazione che collega il Malcantone all'agglomerato del Luganese, con una media di circa 33mila veicoli che vi transitano ogni giorno, è una delle strade più trafficate del Cantone. Sono inoltre previsti il recupero e la valorizzazione dei corsi d’acqua e degli ambienti attraversati dal tracciato.
Costi e finanziamento - I costi complessivi della CAB, inclusa la quota parte di aggiornamento del credito (oggetto del Messaggio licenziato dal Consiglio di Stato) pari a 221'800’000 franchi, ammontano a 337'800’000 franchi e saranno assunti dal Cantone e dai Comuni della CRTL.
La suddivisione dei costi tra Cantone e Comuni della CRTL è stabilita nella Convenzione relativa alla programmazione e al finanziamento delle opere previste nella seconda fase di attuazione del Piano dei Trasporti del Luganese (PTL) e del Programma di agglomerato del Luganese (PAL), che includono anche la realizzazione della circonvallazione Agno - Bioggio. Nella stessa è stata definita anche la ripartizione dei costi tra Cantone (58%) e CRTL (42%).
Tempistiche - I lavori dovrebbero durare circa 5 anni, mentre nel corso del sesto anno avrà luogo la riqualificazione della Strada Regina.