«Di quanto diminuiranno i sussidi RIPAM?»

L'UDC: «Il Cantone pagherà oltre 200 milioni in più e i premi si ridurranno», serve chiarezza
BELLINZONA - Nell’ambito della riforma EFAS (Finanziamento uniforme delle prestazioni ambulatoriali e stazionarie), «il Consiglio di Stato ha recentemente comunicato alla Commissione della gestione che, secondo le nuove proiezioni, il costo a carico del Cantone Ticino ammonterà a circa 100 milioni di franchi nel 2028, per superare i 240 milioni nel 2032, quando la riforma entrerà pienamente a regime». Per l'UDC è chiaro che «deve necessariamente tradursi in un abbassamento dei premi di cassa malati nel Cantone Ticino. Sarebbe ora e tempo di esporre anche la cifra relativa alla riduzione del costo dei sussidi RIPAM».
Ecco allora che è stata depositata un'interrogazione al Consiglio di Stato, firmata da Alain Bühler, Raide Bassi, Lara Filippini, Tiziano Galeazzi, Andrea Giudici, Sergio Morisoli, Aline Prada, Roberta Soldati. «Qualora i premi non calassero in misura proporzionale al trasferimento di oneri pubblici, si configurerebbe una situazione inaccettabile, in cui lo Stato – e dunque i contribuenti – si farebbero carico di un aumento strutturale della spesa sanitaria senza alcun beneficio per gli assicurati». C'è poi la questione dei sussidi RIPAM. «Se i premi calano, anche il fabbisogno di sussidi cantonali per la riduzione dei premi dovrebbe ridursi. Ma se ciò non accadesse, il Cantone si ritroverebbe nella paradossale situazione di pagare due volte: da un lato attraverso i contributi EFAS, dall’altro attraverso i sussidi RIPAM invariati o in crescita».
Le domande al Consiglio di Stato:
- Quale sarà, secondo le valutazioni a disposizione del Consiglio di Stato, la riduzione attesa dei premi di cassa malati nel Cantone Ticino a seguito dell’entrata in vigore della riforma EFAS?
- Entro quale orizzonte temporale tale riduzione sarà concretamente visibile per gli assicurati domiciliati in Ticino?
- Il Consiglio di Stato ritiene credibile che l’intero trasferimento di oltre 200 milioni di franchi a carico del Cantone si traduca in una riduzione dei premi corrispondente?
- Quali garanzie ha ricevuto o intende chiedere il Consiglio di Stato affinché l’imponente sforzo finanziario pubblico si rifletta realmente sulle fatture mensili delle famiglie ticinesi?
- Quali strumenti di monitoraggio, verifica e pressione intende attivare il Consiglio di Stato nei confronti delle casse malati e della Confederazione per assicurare che i benefici economici derivanti da EFAS non vengano assorbiti altrove, ma interamente riversati sui premi?
- Il Consiglio di Stato prevede che l’attesa riduzione dei premi possa avere un impatto positivo anche sulla spesa per i sussidi RIPAM? In quale misura?
- Sono già state elaborate proiezioni aggiornate sull’evoluzione del fabbisogno di sussidi RIPAM dopo l’entrata in vigore di EFAS, tenendo conto della riduzione dei premi attesa?
- In presenza di un’eventuale mancata riduzione dei premi, il Consiglio di Stato considera opportuno rivalutare le soglie o i criteri di accesso ai sussidi RIPAM, in un’ottica di equità e sostenibilità finanziaria?