Zonaprotetta: «Si cerca operatore/trice transgender». Polemico l’UDC: «Annuncio sessista?»


Interrogazione democentrista: «Propaganda gender finanziata dai contribuenti?»
Interrogazione democentrista: «Propaganda gender finanziata dai contribuenti?»
BELLINZONA - A seguito della pubblicazione, da parte di Zonaprotetta, di «un annuncio per la posizione di “Operatore/operatrice con incarico al 20%”», il gruppo parlamentare UDC Ticino – Alain Bühler primo firmatario – presenta un’interrogazione al Consiglio di Stato intitolata “Zonaprotetta: annunci sessisti e propaganda gender finanziati dai contribuenti?”.
Tra i requisiti richiesti dall'annuncio comparso su La Regione «si evidenzia la necessità di una persona transgender (uomo, donna, non binario o altra identità di genere) con esperienza diretta nelle tematiche LGBTQ+. L’annuncio di lavoro pubblicato è in contrasto con il quadro giuridico svizzero, dove sono riconosciuti esclusivamente due sessi, maschile e femminile». Non esistono altri sessi ufficiali come il “non binario” o “altra identità di genere”. È da sottolineare che l’annuncio di lavoro riflette una visione intrinsecamente sessista e discriminatoria, imponendo una precisa identità transgender come requisito per ricoprire la posizione».
«Consultando il sito dell’organizzazione e il suo conto economico - si legge nel comunicato stampa - si nota che tra le entrate figurano ben 230'000 franchi come “sussidio cantonale”. Se confermata, si tratta di una somma significativa che altre associazioni radicate da tempo sul nostro territorio e con finalità sociali di grande impatto possono purtroppo solo immaginare. Perché elargire un sussidio così cospicuo, soprattutto in un momento in cui le finanze cantonali sono sotto pressione e il pareggio è lontano dall’essere raggiunto? Nell'amministrazione cantonale, in particolare nel DSS, c’è grasso che cola».
Le domande rivolte al Consiglio di Stato
- Conferma l’erogazione del contributo cantonale di CHF 230’000.- all’associazione Zonaprotetta?
- Quali motivazioni hanno spinto il Cantone a finanziare questa associazione? Quali obiettivi deve perseguire l’associazione per beneficiare di tale sussidio? Come vengono misurati questi obiettivi e da chi?
- In considerazione del quadro giuridico svizzero che riconosce esclusivamente i generi maschile e femminile, come valuta i requisiti indicati nell’annuncio di lavoro dell’associazione? Ritiene corretto che il denaro dei contribuenti venga usato per finanziare associazioni che adottano criteri sessisti?
- Ritiene corretto che i soldi dei contribuenti vengano spesi per finanziare associazioni che promuovono iniziative di questo tipo?
- Intende rivedere l'erogazione del sussidio cantonale all’associazione alla prima occasione utile?