Ex Macello: macerie dissequestrate

In parallelo è stato raggiunto un accordo con gli autogestiti che porterà al ritiro della denuncia. Un passo importante per procedere con il progetto "Campus Matrix"
LUGANO - Nuovi sviluppi riguardano l’ex Macello di Lugano: il procuratore generale Andrea Pagani ha infatti disposto il dissequestro delle macerie rimaste dalla demolizione del centro sociale autogestito, avvenuta nella notte tra il 29 e il 30 maggio 2021.
Come riferisce il Corriere del Ticino la decisione non è ancora cresciuta in giudicato, ma non appena lo sarà si potrà procedere con lo smaltimento del materiale. Parallelamente, Città e autogestiti hanno raggiunto un accordo che porterà al ritiro della denuncia per danneggiamento relativa agli oggetti personali rimasti sul sedime.
Il provvedimento rappresenta un passo rilevante sia per l’inchiesta penale – ancora aperta dopo il rinvio degli atti deciso nel giugno 2023 – sia per la Città, che potrà così procedere con il progetto “Campus Matrix”, destinato a trasformare l’area in una cittadella della cultura.
La variante di Piano regolatore, approvata in linea di principio dalla Commissione edilizia, prevede spazi per attività culturali, accademiche e aggregative, oltre ad alloggi temporanei e piccoli esercizi commerciali. La Commissione aveva sollecitato tempi rapidi, avvertendo del rischio che la struttura già esistente cada in rovina senza interventi tempestivi.
Quanto ai detriti, sequestrati il 1° giugno 2021, le analisi hanno rilevato tracce puntuali di amianto e idrocarburi in alcuni oggetti, ma non in quantità significative né tali da costituire un pericolo per popolazione e ambiente. L’area è stata dichiarata sicura, pur richiedendo che al momento dello smaltimento vengano adottate misure speciali in linea con le normative ambientali.