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LUGANO

«La ricetta per ridurre i costi delle casse malati»

Una conferenza indaga il ruolo della medicina olistica sulle prestazioni. «Cibo sano, relazioni durature, scopo nella vita»
Depositphotos (Amaviael)
«La ricetta per ridurre i costi delle casse malati»
Una conferenza indaga il ruolo della medicina olistica sulle prestazioni. «Cibo sano, relazioni durature, scopo nella vita»

LUGANO - I premi delle casse malati e i costi in genere della salute sono in continuo aumento e sono una delle maggiori preoccupazioni dei ticinesi. E se il segreto per spendere meno in medici e farmaci fosse ampliare lo sguardo, puntando su una medicina olistica che miri alla prevenzione e poi, se necessario, all'integrazione di diverse forme di cura?

La conferenza - È innegabile che una dieta equilibrata e una vita attiva, di cui fanno parte, se possibile, anche relazioni sane, aiutano a stare bene. Liliane Tami, filosofa, bioeticista e riflessologa, aggiunge anche che l'importanza di avere uno scopo superiore che vada oltre la quotidianità è un modo efficace per ammalarsi meno e per affrontare meglio eventuali patologie: ed ecco la ricetta del benessere. Assieme a diversi colleghi che portano visioni differenti legate alla medicina olistica, Liliane Tami organizza una serata all’International School of Switzerland per ragionare su come poter abbassare, concretamente e in tempi brevi, i costi con approcci alternativi.

Il ruolo del cibo - «Innanzitutto, servono un'educazione a uno stile di vita sano, anche nei comportamenti, alla salute, allo sport e all'alimentazione, mirando a togliere i cibi ricchi di additivi e quelli ultraprocessati, che causano malattie», esordisce. L’alimentazione, a suo dire, è un'importante componente di una serie di problematiche sempre più diffuse come malattie psichiche, depressioni, ansia, problemi neurologici, neurodivergenze come l’ADHD, disturbi in forte aumento in Svizzera. «Quel che mangiamo determina molto il buon umore, essendo legato alla produzione di cortisolo, melatonina e serotonina», sostiene.

La spiritualità e i suicidi - In particolare, nel suo intervento durante la conferenza Tami parlerà del ruolo delle religioni nella prevenzione del suicidio. «È dimostrato che in società più coese, con un tessuto sociale forte e una componente religiosa sentita e significativa, meno persone si tolgono la vita. Il mondo islamico ne è un esempio. La religione sostiene le persone nell'evitare problematiche come depressione, vuoto, senso di smarrimento». Avere uno scopo nella vita è a suo avviso uno dei segreti per stare bene in generale, ammalandosi meno, così come coltivare relazioni positive in famiglia, nelle amicizie e, se possibile, relazioni stabili e durature.

Il rapporto con la medicina convenzionale - Il gruppo promotore è l'associazione Philo Med che si occupa del benessere di anima e corpo e vuole valorizzare una medicina a misura d'uomo. Tra i relatori ci sarà Giacomo Broggi, un economista con un PHD in ambito sanitario che lavora sul sonno, incoraggiando invece al suo uso quando necessario. Per Tami la problematica è la dipendenza dalla medicina, quando il suo utilizzo diventa perenne e continuo, «anche di fronte ad aumentati effetti collaterali. Ma spesso l’intervento con farmaci è indispensabile e la medicina olistica, che comprende varie pratiche come riflessologia, yoga, massaggio craniosacrale, omeopatia, si definisce appunto complementare, perché va impiegata al fianco di quella convenzionale». A tal proposito, alla serata sarà presente anche l’antroposofo Indro D'Orlando per parlare della medicina steineriana e di come le scuole waltdorf educhino già precocemente i bambini ad uno stile di vita sano e al contatto con la natura.

Quel che facevano i preti, ora tocca ai medici - Che cosa non funziona, però, nel sistema medico? In generale Tami sottolinea come nella società moderna si ravvisino una profonda angoscia e una marcata ipocondria, che portano i pazienti a chiedere prestazioni mediche inutili e costose. E il ruolo dei medici? Non potrebbero, a loro volta, evitare di prescrivere ciò che non ritengono necessario o sono parte attiva del meccanismo? «Spesso acconsentono per tranquillizzare le persone che si rivolgono a loro, ma non vi è un giusto accompagnamento medico e un corretto follow-up anche durante una malattia. Vedo situazioni in cui il dottore si trova costretto ad assorbire malesseri che non hanno una vera motivazione medica ma sono soprattutto esistenziali, problemi che una volta venivano riversati su preti e suore e che ora, in una società sempre più individualistica e con meno spiritualità, vengono portati negli ambulatori. E se il professionista non prescrive esami e terapie, viene denunciato per negligenza».

Anche quando si è ammalati, la medicina alternativa abbassa i costi - La medicina olistica, permettendo di migliorare la salute in generale, aiuta ad abbassare i costi della salute e ha un ruolo sul benessere anche di chi è già malato. Riduce infatti alcuni sintomi legati a patologie e cure e «sostiene nell’accettazione della malattia in sé, proteggendo da depressioni o stati ansiosi che ne possono derivare, con un ulteriore aggravio sul sistema sanitario».

Appiuntamento per domani - La conferenza è prevista per domani 13 giugno alle 17.30 presso l'International School of Switzerland in via Canova 6 a Lugano.

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