Assalto a un portavalori a Como: spunta anche la Polizia cantonale



Il colpo, l'inseguimento, e poi lo schianto: ecco perché gli agenti ticinesi si trovavano oltreconfine. L'identikit dei quattro malviventi.
Il colpo, l'inseguimento, e poi lo schianto: ecco perché gli agenti ticinesi si trovavano oltreconfine. L'identikit dei quattro malviventi.
COMO - È intervenuta anche la Polizia cantonale ticinese nell'inseguimento che ha portato all'arresto di quattro malviventi (e non tre come inizialmente annunciato) avvenuto ieri, martedì 6 maggio, dopo un assalto a un portavalori in via Borgovico a Como, in pieno centro città. Un colpo spettacolare finito però con le manette ai polsi dei quattro banditi.
Ed è proprio la vettura targata Ticino che ha incuriosito il web. Il video che ritrae gli agenti della Polizia cantonale subito dopo lo schianto dell'auto dei malviventi ha suscitato più di un interrogativo: come mai la Cantonale si trovava oltreconfine?
Polizia ticinese oltreconfine - Il fatto, però, come ci ha confermato la stessa Polizia, non è affatto anomalo. «Si è trattato di un pattugliamento misto previsto dagli accordi bilaterali in materia», ha precisato il portavoce. «Può capitare infatti che agenti della Polizia cantonale si trovino a operare nelle aree oltre frontiera attraverso dei servizi congiunti con le forze dell'ordine italiane».
Questo nell'ambito dell'accordo sulla cooperazione di polizia e doganale, «entrato in vigore nel novembre 2016 con l'obiettivo di rafforzare in maniera integrata e ancor più efficace la sicurezza nelle zone di confine».
Un colpo spettacolare - Per quanto riguarda invece la refurtiva, la Polizia di Stato di Como ha confermato questa mattina che la banda aveva sottratto 1400 euro e circa 260 grammi totali di lamine d'oro.
Secondo una prima ricostruzione, il responsabile del mezzo è stato sorpreso dai quattro uomini durante una fermata per una breve commissione in centro a Como. Quando si è accorto che alcune persone si erano introdotte all’interno del veicolo, rubando il denaro e l'oro che aveva lasciato sul sedile, ha allertato subito le forze dell'ordine.
L'inseguimento e poi lo schianto sull'A9 - «L’allarme, giunto alla centrale operativa della questura di Como, è stato diramato alle volanti di zona e agli equipaggi della polizia stradale, ai quali si sono aggiunte le pattuglie della squadra mobile, che hanno immediatamente intercettato l’auto dei fuggitivi, la quale si dirigeva a forte velocità imboccando l’autostrada A9 in direzione Milano», ha specificato la Polizia di Stato.
Dopo molti chilometri e un inseguimento definito pericoloso dalle autorità italiane, durante il quale l’auto dei banditi si è lanciata in manovre rischiose anche per l'incolumità degli altri automobilisti, i fuggitivi hanno terminato la loro fuga sullo svincolo autostradale di Saronno, andando a schiantarsi contro un guardrail.
I quattro malviventi - La fuga però non ha causato altri incidenti. «Nessun automobilista è stato fortunatamente coinvolto nelle manovre azzardate poste in essere dai malviventi».
I quattro soggetti, due di 19 anni, uno di 34 e l’altro di 21 anni, «tutti cittadini italiani, ma di origini rom e dimoranti in un campo nomadi del milanese, sono stati portati in questura a Como leggermente contusi», ha concluso la Polizia.