I corpi sono un alfabeto

Quando e come si effettua un'autopsia? A colloquio con la direttrice dell'Istituto di medicina legale Rosa Maria Martinez.
BELLINZONA - Nel corso della sua carriera ha eseguito centinaia di autopsie («almeno più di cinquecento»). Dal 1º gennaio 2024, Rosa Maria Martinez dirige l’Istituto di medicina legale del Cantone. Alla domanda se, in senso figurato, i corpi siano in grado di parlare, osserva che lo fanno sì dopo la morte, ma anche da vivi.
«Le lesioni possono aiutare a ricostruire i fatti» - «Da questo punto di vista – aggiunge – l’affermazione è vera non solo nella fase post mortem, ma anche in quella “viva”. Se, per esempio, si effettua una visita medica dopo una presunta violenza, si cercano lesioni che possano contribuire a ricostruire i fatti accaduti in precedenza».
Quando si fanno le autopsie - In generale, si effettua un’autopsia medico-legale in caso di decessi considerati insoliti. «Si tratta di morti in cui i medici legali e la polizia scientifica devono accertare o escludere l’intervento di terzi». Sono i casi in cui, alla fine, si deve dichiarare se si tratta di una morte naturale oppure no, per esempio nei casi di omicidio, suicidio o incidente.
La durata - Un esame medico-legale approfondito del corpo di una persona deceduta («cioè un’autopsia medico-legale») dura di solito circa tre ore. «Ovviamente – aggiunge Martinez – dipende dal caso». L’autopsia si svolge con la presenza di «due medici e di un preparatore umano». All’inizio viene eseguito un esame esterno, durante il quale viene valutata e documentata la parte esterna del corpo.
La "sezione" - Poi viene eseguita una “sezione”: «Si procede cioè all’esame degli organi interni. Alla fine, in tutti i nostri casi, viene redatta una perizia medico-legale, successivamente inviata al Ministero pubblico».
L'inaugurazione - Proprio ieri, all’Ospedale San Giovanni di Bellinzona, sono state inaugurate le nuove sale per le autopsie medico-legali, già operative da settembre. Si tratta di un progetto inserito nell’ambito dello sviluppo dell’Istituto di medicina legale del Canton Ticino, che il Dipartimento delle istituzioni ha realizzato in collaborazione con l’Ente ospedaliero cantonale.
L’Istituto di medicina legale fornisce le sue prestazioni di medicina legale in favore delle autorità giudiziarie – in particolare del Ministero pubblico – e ha assunto anche incarichi per conto della Segreteria di Stato della migrazione (SEM), nell’ambito delle perizie per l’accertamento dell’età dei richiedenti asilo presunti minorenni.