Pulire i muri e... purificare l’anima


L'azione di alcuni volontari, chiamati a raccolta da Don Emanuele, ha restituito alla Chiesa di San Giuseppe la dignità che merita
L'azione di alcuni volontari, chiamati a raccolta da Don Emanuele, ha restituito alla Chiesa di San Giuseppe la dignità che merita
LUGANO - A Lugano, presso la Chiesa di San Giuseppe, un piccolo gruppo di volontari ha deciso di rimboccarsi le maniche per restituire dignità e decoro allo stabile, imbrattato da scritte di ogni genere.
È stato Don Emanuele a chiedere alla sua comunità di fedeli un aiuto concreto. E così, armati di stracci, acetone e tanto olio di gomito, alcuni cittadini hanno risposto all’appello.
Tra loro anche Giacomo Riccardi – segretario cantonale del Movimento Giovani Leghisti e consigliere comunale a Cadempino – e Alex Valsangiacomo, il giovane di Mendrisio noto da anni come ripulitore delle aree urbane da graffiti, scarabocchi e adesivi. «Non c’erano cariche politiche o ruoli istituzionali, solo la volontà di dare una mano», sottolinea Riccardi.
L’iniziativa ha avuto un valore che va oltre il gesto pratico: rimuovere le scritte dalla facciata della chiesa è stato un po’ come fare spazio alla bellezza nascosta, liberando il luogo di culto da ciò che lo deturpava. In fondo, non è poi così diverso dal ripulire la propria anima dai peccati: serve impegno, fatica, e a volte anche l’acetone giusto… ma alla fine il risultato ha portato un po' di luce e bellezza.