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LUGANO

Licenziato: ora chiede un importante risarcimento

Continua la lotta tra l'EOC e lo specialista che segnalò una serie di presunte lacune nell'ambito della chirurgia della mano. Il suo avvocato: «Ingiustizia. Vogliamo 6 mensilità».
Foto di Davide Giordano/ tio.ch
Licenziato: ora chiede un importante risarcimento
Continua la lotta tra l'EOC e lo specialista che segnalò una serie di presunte lacune nell'ambito della chirurgia della mano. Il suo avvocato: «Ingiustizia. Vogliamo 6 mensilità».

LUGANO - Continua il braccio di ferro tra l’ex medico responsabile della chirurgia della mano presso l’Ospedale Regionale di Lugano e l’Ente Ospedaliero Cantonale (EOC). La polemica era scoppiata a inizio maggio quando si è saputo del licenziamento dello specialista in seguito alla segnalazione di una presunta serie di inadempienze e lacune.

La richiesta – Lo stesso medico, che ora ha un impiego altrove, esige un risarcimento. «Chiediamo sei mensilità – conferma il suo avvocato, Marco Garbani –. Vale a dire il massimo previsto dal Codice delle obbligazioni». 

Un caso che sembrava essersi sgonfiato – Dopo la presa di posizione dell’EOC e la replica del Governo ticinese alle interpellanze di alcuni parlamentari il caso sembrava essersi sgonfiato. In particolare le criticità sollevate dallo specialista nel suo rapporto ai vertici ospedalieri erano state relativizzate. Annichilite.

«Lo specialista ha fatto il suo dovere» – Ancora Garbani: «Trovo le risposte del Governo fuorvianti. Siamo di fronte a un licenziamento ingiusto ed è opportuno che chi di competenza se ne assuma la responsabilità. Lo specialista non ha fatto altro che il suo dovere. Segnalando quelle che secondo lui erano importanti problemi da risolvere in un ambito così delicato come quello della chirurgia della mano».

«La risposta che non arriva» – Garbani è un fiume in piena. «L’EOC sta temporeggiando – dice –. Dopo i primi 30 giorni concessi dal giudice per rispondere all'istanza risarcitoria, ha ottenuto una proroga di 60 giorni e ne ha chiesta una seconda di 30 giorni lo scorso 18 agosto. Per cui sono quattro mesi che si aspetta che presenti la risposta al giudice. Dovrebbe arrivare a giorni».  

«Non è normale» – Il legale ne fa una questione di principio. «Non è normale che una persona che fa una segnalazione viene poi lasciata a casa. Il Governo inoltre non ha risposto a tutte le interpellanze dei politici. Ci sarebbe in ballo la questione di un eventuale audit, con esperti neutrali che dovrebbero analizzare il caso. Su questo per ora non si sa nulla».

Per l'EOC i tempi tecnici non sono maturi – Contattato da tio.ch l’EOC si è limitato a constatare che non sono maturi i tempi tecnici per rilasciare dichiarazioni sulla questione. La faccenda, insomma, rischia di andare ancora per le lunghe.

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