Tra salami, farmaci e case anziani: ora i pacchi si spediscono qui



A causa della ristrutturazione finanziaria del Gigante giallo, sono tanti gli uffici postali che hanno chiuso i battenti e altrettanti in procinto di farlo. La Posta ha però trovato delle soluzioni alternative
A causa della ristrutturazione finanziaria del Gigante giallo, sono tanti gli uffici postali che hanno chiuso i battenti e altrettanti in procinto di farlo. La Posta ha però trovato delle soluzioni alternative
SAVOSA - Una casa anziani, una farmacia, una macelleria. Sono diversi i luoghi insoliti - e per certi versi curiosi - in cui la Posta si è trasferita negli ultimi giorni.
A Cugnasco, ad esempio, la filiale si è insediata tra le mura della macelleria Margaroli. Dal 2 settembre, tra puntine e salami, qui si possono spedire pacchi e lettere. «Il primo giorno è andato benissimo - racconta ai nostri microfoni Karis Margaroli -. Ci hanno presi d'assalto, tanto che già alle 8 c'era coda». Tra i cittadini le opinioni restano divise: «Alcuni sono contenti perché siamo riusciti a mantenere la posta in paese, altri invece sono più scettici». Non manca chi solleva dubbi sull’aspetto igienico. Ma Margaroli rassicura: «Abbiamo i nostri disinfettanti e ci laviamo sempre le mani tra un lavoro e l’altro». La sua, ora, è una delle sette macellerie che in Svizzera offrono servizi postali, l’unica in Ticino. Nei primi giorni è stata presente anche Paola Jelmoni, assistente formazione partner della Posta, per seguire da vicino l’avvio dell’attività, nella prima settimana è garantito un accompagnamento costante sul posto. Ci spiega infine che «Per gestire una filiale in partenariato bisogna studiare e superare dei test».
Servizio a domicilio a Maglio di Colla - Un modello diverso è stato invece introdotto a Maglio di Colla: dallo scorso 7 luglio è attivo il servizio a domicilio. «Il cliente – spiega la postina Maurizia Ghirlanda – può richiedere di usufruire di uno dei diversi servizi tramite l’app della Posta o telefonando al servizio clienti. Si può spedire pacchi e lettere, ordinare francobolli, pagare fatture o prelevare contanti».
E mentre in valle si possono sbrigare le faccende postali rimanendo comodamente a casa, a Besso – da ormai cinque anni – prelievi, pagamenti e spedizioni si possono effettuare in farmacia. Sorte che spetterà anche alla posta di Arzo: da ottobre si trasferirà infatti alla Farmacia della Montagna, oltre al servizio gratuito per versamenti e pagamenti in contanti a domicilio. «L'esperienza – racconta Luigi Meglio, gerente e proprietario della Farmacia della Stazione in via Sorengo 1– sta andando bene. All'inizio non sapevo come sarebbe stata recepita dal quartiere: avremmo sostituito un ufficio importante. Ora invece è un continuo via vai di gente». Ma come funziona? «A seconda dei compiti della giornata, ci spostiamo nel reparto posta». Gli orari più gettonati «La mattina e dopo le cinque».
Un trasferimento tra tante critiche - Più polemica, invece, la situazione a Cadro. A fine mese, l’ufficio postale chiuderà e il servizio sarà trasferito all’interno della struttura per anziani Casa Bianca Maria. Davanti all’attuale filiale non mancano i malumori: «Chiudono, chiudono, continuano a chiudere. Penso che ci saranno meno servizi», dice una residente. «Mi aspettavo una raccolta firme, un’alzata di scudi, e invece niente. È un dispiacere per tutta la popolazione», aggiunge un’altra. C’è chi parla addirittura di «una vigliaccata verso i cittadini».
All’interno di Casa Bianca Maria, intanto, i preparativi sono già in corso. «L’angolo Posta sarà collocato nella zona bar che abbiamo ampliato – spiega la direttrice Luana Capponi –. Si accederà dall’ingresso principale. Dal punto di vista organizzativo rappresenta una sfida, perché sarà aperto sei ore al giorno. Per i nostri ospiti lo vedo come un fatto positivo, anche se solo la pratica ci dirà come andrà davvero».



















