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Laghetti, sentieri e passi alpini sotto la lente

Controlli estivi della Polizia cantonale e dell'Ufficio caccia e pesca: ecco le infrazioni maggiori. A settembre "nel mirino" i raccoglitori di funghi.
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Laghetti, sentieri e passi alpini sotto la lente
Controlli estivi della Polizia cantonale e dell'Ufficio caccia e pesca: ecco le infrazioni maggiori. A settembre "nel mirino" i raccoglitori di funghi.

BELLINZONA - Laghetti di montagna, passi alpini e vallette laterali raggiungibili tramite strade sterrate.

I controlli - Sono i luoghi dove, in estate, si concentrano i controlli svolti in collaborazione fra la Polizia cantonale e l’Ufficio della caccia e della pesca (DT). Le violazioni più frequenti? Pesca con attrezzatura non conforme, per esempio. Oppure la circolazione con veicoli non targati.

«Eventuali pendenze penali o amministrative» - Sotto la lente delle verifiche compiute di concerto dalle due istituzioni nei mesi estivi ci sono, soprattutto, le persone, i veicoli, le attività di pesca e tutela della fauna. Per quanto riguarda le persone, spiega a Tio/ 20 Minuti Renato Pizolli, portavoce della Polizia cantonale, «si effettua l'identificazione e la verifica di eventuali pendenze penali o amministrative, accertandosi che siano in regola».

I mezzi e la pesca - Per quanto riguarda i veicoli, «i controlli consistono nella verifica della corretta immatricolazione e dell’autorizzazione alla circolazione in aree specifiche, come strade sterrate o alpeggi accessibili solo durante l’estate». Per l’attività di pesca, le verifiche «mirano a verificare il possesso della relativa licenza e il rispetto delle normative (ad es. quantitativi ammessi, misure minime, attrezzatura conforme)».

Tutela degli animali - Per quanto riguarda la fauna, «l’attenzione è rivolta al rispetto delle zone di protezione e delle regole di comportamento, come l’obbligo di tenere i cani al guinzaglio e/o sotto controllo, il divieto di arrecare rumori molesti, di montare tende in zone sensibili o di svolgere attività illecite, in particolare eventuali atti di bracconaggio».

Le infrazioni maggiori - Le violazioni più frequenti, come accennato a inizio articolo, riguardano «la pesca con attrezzatura non conforme, la compilazione errata della statistica di pesca, la circolazione con veicoli non targati o con targhe non corrispondenti e l’inosservanza generale dei divieti».

Dove si concentrano le verifiche - I controlli si estendono su tutto il territorio cantonale, ma durante l’estate si concentrano soprattutto nelle zone alpine e in ambienti naturali molto frequentati, come laghetti di montagna, passi alpini e vallette laterali raggiungibili tramite strade sterrate. In alcuni periodi dell’anno, come durante la caccia alta di settembre, vengono effettuati anche controlli specifici, anche nei confronti dei raccoglitori di funghi.

La maggior parte delle persone si comporta correttamente - «È importante sottolineare - conclude Renato Pizolli - che in questo ambito la maggior parte delle persone rispetta le regole e si comporta correttamente; le infrazioni rilevate, infatti, sono nella maggior parte dei casi di lieve entità».

La collaborazione aumenta l'efficacia dei controlli - La collaborazione tra i due enti, Polizia cantonale e Ufficio della caccia e della pesca, consente di aumentare l’efficacia e la qualità dei controlli: «Da un lato, la polizia dispone di competenze e strumenti specifici, tra cui l’accesso a banche dati e la possibilità di effettuare accertamenti su persone e veicoli. Dall’altro lato, i guardacaccia e pesca possiedono un’approfondita conoscenza delle normative ambientali nonché della fauna selvatica e ittica, che arricchisce l’azione comune sul territorio».

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