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Danno totale con la Tesla, e gli tocca pure pagare lo smaltimento della batteria

Salato (e inatteso) bollettino per un conducente del noto marchio che ha distrutto la sua vettura. Ma come mai? Gli assicuratori ci spiegano quando può succedere.
IMAGO / Manfred Segerer
Danno totale con la Tesla, e gli tocca pure pagare lo smaltimento della batteria
Salato (e inatteso) bollettino per un conducente del noto marchio che ha distrutto la sua vettura. Ma come mai? Gli assicuratori ci spiegano quando può succedere.

SAVOSA - I sensori di sicurezza saranno anche potenti, ma non sono onnipotenti e così la sua Tesla impatta con violenza e - letteralmente - si devasta. Lui, fortunatamente, ne esce solo con qualche graffio.

L'assicurazione auto conferma, è danno totale e provvede a risarcire il proprietario. A quest'ultimo, però, viene consegnato un inatteso bollettino da tre zeri da pagare: quello legato allo smaltimento della batteria, che è anche piuttosto notevole.

Oltre la beffa, quindi, anche la... doppia beffa? Abbiamo tentato di capirlo, chiedendo direttamente agli assicuratori come ci si muove in queste eventualità.

Partendo proprio dall'Abc, cosa significa danno totale? In questi casi significa genericamente che il veicolo ha riportato danni il cui costo di riparazione è superiore al valore dello stesso, in alcuni casi può anche significare che il danno è tale che qualsiasi intervento non può garantire una rimessa su strada sicura.

In questo caso al proprietario viene fornito un rimborso a dipendenza di quanto previsto dalla propria polizza d'assicurazione. Non sempre sono escluse ulteriori spese di procedura.

Dopo questa transizione, solitamente, il veicolo e le relative parti diventano proprietà dell'assicuratore. In alcune situazioni, il veicolo può restare in possesso del cliente: «In questo caso il valore dei residui del veicolo viene detratto dall’indennizzo spettante al cliente in base al contratto di assicurazione. Un eventuale successivo indennizzo per le spese di smaltimento non è previsto ed è a carico del cliente», ci spiega Axa.

Cosa cambia con le auto elettriche? Tendenzialmente nulla, la vettura viene presa in consegna e poi smaltita, così come le celle elettriche che vengono riciclate.La batteria, però, effettivamente può complicare un po' le cose.

«La copertura rimane identica», ci conferma La Mobiliare, «tuttavia i veicoli elettrici presentano alcune caratteristiche uniche per i clienti rispetto ai veicoli a benzina o diesel che generano costi aggiuntivi, i quali però sono coperti dalle nostre polizze».

Quali? Oltre al possibile incendio della batteria «tali costi aggiuntivi possono derivare dal recupero, dal traino e dal monitoraggio del veicolo elettrico. In caso di perdita totale, sono coperti anche i costi di smaltimento della batteria, a condizione che il produttore non ne sia responsabile», spiega l'assicuratore. Ma non è l'unica eccezione: «l'Ordinanza sulla riduzione dei rischi inerenti ai prodotti chimici (ORRPChim) stabilisce che solo i costi aggiuntivi di smaltimento per le batterie gravemente danneggiate possono essere addebitati al proprietario del veicolo. Starà alla perizia stabilire se si tratti o meno di un “danno grave”».


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